A Viareggio il Festival della Danza con la direzione artistica di Andrea Volpintesta  

Giugno 4, 2025 - 20:30
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A Viareggio il Festival della Danza con la direzione artistica di Andrea Volpintesta  

Viareggio in danza. Dal 4 al 27 giugno torna il Festival della Danza promossa dal Comune di Viareggio, nelle vesti dell’Assessore alla Spot, Rodolfo Salemi, ospitata nel Festival Puccini di Torre del Lago, con la collaborazione del Presidente della Fondazione, Fabrizio Miracolo. e diretta da Andrea Volpintesta, già primo ballerino scaligero. La serata del gran Gala finale sarà presentata da Enrico Contarin, conduttore televisivo.

Tre settimane con protagoniste venti scuole sul territorio e la presenza di un nutrito partèrre di grandi nomi italiani ed internazionali, quali: Andrea Volpintesta, Sabrina Brazzo, Margarita Smirnova, Francesco Ventriglia, Ashley Mc Neil, Hanna Kidd, Alessandro Frola e la pianista Gianna Bolotova. Guest Dinner Gala: Virna Toppi e Nicola Del Freo, Anna Laudere, Alessandro Frola.

Con grande successo torna il Festival giunto alla sua quinta edizione. Nato nel 2021 post pandemia per sostenere le realtà cittadine, è divenuto in breve tempo una rassegna di respiro nazionale che ha trovato dimora nella location del Festival pucciniano. Gli spettacoli delle scuole saranno ospitati tutte le sere al Gran Teatro Puccini, all’Auditorium Caruso e presso la Sala Belvedere con la sua splendida vista sul lago.

Tutte le masterclasses e poi il Gala Dinner, cena e spettacolo, dal 23 al 27 giugno con i grandi ospiti e l’assegnazione del Premio Carla Fracci a personalità di spicco della danza, sostenuta dallo stesso Beppe Menegatti, patron nell’edizione del 2022.

La grande opportunità per i giovani, spiega il direttore artistico Volpintesta, sono le international  ballet masterclasses, cinque giorni di lezioni con docenti in arrivo da tutto il mondo, riservate ai giovani ballerini/e sopra i dodici anni a cui sono dedicate borse di studio e per i senior residenze presso prestigiose Scuole internazionali. Un privilegio quindi, poter condividere lo stesso palco nella serata finale, con gli artisti convenuti, sottolineando anche la finalità benefica del Festival (Info: ibmc.management@mail.com).

Sono celebri le coppie affiatate della danza e raro è il feeling che riescono a trasportare anche in scena, interpretando ruoli differenti con pathos ed intensità, riuscendo a creare, nell’immaginario collettivo, una trascendente fascinazione sempre difficile da raggiungere.  Pensiamo a Manni/ Andrijashenko, Toppi/Del Freo, oggi, o memorabili Maximova/Vasiliev, per citarne alcune.

Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, una coppia nella vita ed in scena. Forti della triade con il figlio Joseph, luce e cuore del loro saper condividere amore e passione per il lavoro che svolgono in qualità di Direttori del JAS Art Ballet Company da loro fondata e per l’insegnamento costante ai ballerini in formazione e in essere. Un’importante e corposa carriera in seno al Corpo di Ballo del teatro alla Scala, con ruoli e riconoscimenti di rilievo ottenuti da primi ballerini, danzando spesso insieme i classici di repertorio nelle parti salienti.

credit foto Lorenzo Montanelli INBM Viareggio

Ricordando alcune risposte in una intervista post lockdown, si evidenzia con quanta dedizione la coppia artistica Brazzo e Volpintesta, proiettano nel trasmettere la disciplina della danza alle nuove generazioni.

Quando nasce il sodalizio tra Andrea e Sabrina e l’idea di creare una propria Compagnia?

Andrea e Sabrina: “Quando abbiamo capito che l’Italia non poteva essere uno sbocco sicuro di lavoro per tanti giovani ballerini promettenti, abbiamo pensato di metterci in gioco noi, con tanti dubbi ma infinita speranza. Oggi, dopo una carriera importante, lamentarsi e piangersi addosso non serve. Siamo partiti a lavorare e porre le basi del nostro progetto,  senza alcun sostegno,  pur avendo lavorato a lungo al teatro alla Scala, nei ruoli di primi ballerini e étoile.

La parola JAS Art Ballet, da dove deriva?

Sabrina: “Cercavamo una identità particolare, e la sigla acronimo JAS, è stata suggerita da nostro figlio Joseph, l’iniziale dei nostri nomi, Joseph, Andrea e Sabrina, la triade della nostra famiglia da cui attingiamo energia, Art e Ballet, sono il completamento esplicito con cui ci esprimiamo”.

Se doveste definire la vostra cifra stilistica, in termini anche tecnici, quale sarebbe?

Sabrina e Andrea: ”Balletto con tecnica classica, con la visione della spettacolarità, quindi con l’idea di presentare anche temi più attuali. Ci dedichiamo tanto con gli allievi e i ballerini della Compagnia allo studio della tecnica classica, ma mai fine a se stessa, per destrutturarlo e metterlo al servizio dei temi da raccontare. Oggi notiamo che chi ha studiato tecnica contemporanea è privo di quella classica. I nostri esempi tra gli altri, sono Sylvie Guillem, Martha Clarke, coreografa, con la quale abbiamo lavorato alla Scala nello spettacolo l’Altra metà del cielo sulle musiche di Vasco Rossi ”.

Avete mai pensato di puntare al cinema, vista la presenza fisica scenica, dietro la telecamera?

Andrea: “Avevo pensato di fare l’attore, mio padre me lo disse. Chiunque ci ha visto ci ha riconosciuto questo feeling per l’inquadratura. Sabrina: Essendo ballerini, cerchiamo di portarla nel nostro lavoro con il movimento del corpo, cercando di trasmetterlo ai nostri allievi”.

di Emanuela Cassola

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