Andare per arte a New York (mangiando bene)

New York città d’arte. Se vieni nella Big Apple, l’arte non può rimanere un dettaglio. Dal Metropolitan Museum, secondo solo al Louvre, al Whitney Museum nel palazzo progettato da Renzo Piano, fino al Guggenheim, senza dimenticare il MoMA e le numerose gallerie di Chelsea, i luoghi iconici di Andy Warhol e della sua Factory. Ma se l’arte vi appassiona davvero e volete trascorrere un paio di giorni fuori città, ci sono due mete imperdibili: Magazzino Italian Art e Storm King Art Center.
Magazzino si trova a Cold Spring, a ottanta chilometri da Manhattan. Naturalmente l’auto è il mezzo più comodo, ma con un po’ di tempo e pazienza si può arrivare anche con i mezzi pubblici. È l’unico museo in Nord America dedicato all’arte italiana del dopoguerra e contemporanea. Aperto nel 2017 e ampliato nel 2023, ospita una mostra permanente sull’Arte Povera: Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto, tra gli altri, sono presenti con le loro opere. Ideale fermarsi a pranzo al Café Silvia e fare due passi nel parco, dove – con orgoglio di uno dei fondatori, Giorgio Spanu – si possono incontrare quindici asini sardi (erano solo quattro nel 2017) che pascolano indisturbati.
Storm King Art Center si trova di fronte a Magazzino, dall’altra parte del fiume, e questo rende l’auto praticamente indispensabile se si vogliono visitare entrambi in una giornata. Storm King è un museo di arte contemporanea all’aperto che si estende su oltre duecento ettari, aperto dal 1960. Nato per dare voce ai pittori della Hudson Valley, si è trasformato in un parco dedicato alla scultura monumentale, con opere imponenti, tra cui quelle di Alexander Calder. Da non perdere lo scafo di una barca decorato da Roy Lichtenstein, che partecipò alla Coppa America del 1995. L’Italia è ben rappresentata con opere di Emilio Greco, Giacomo Manzù, Mario Negri, Luciano Minguzzi e Arnaldo Pomodoro.
Già che vi siete spinti nella Hudson Valley, perché non fare una sosta golosa da Blue Hill at Stone Barns, ristorante due stelle Michelin (e una stella verde) a pochi chilometri da Tarrytown, all’interno di una tenuta della famiglia Rockefeller. Circondato da orti, frutteti e pascoli che forniscono parte degli ingredienti alla cucina di Dan Barber, è un’esperienza unica. Il costo della cena è impegnativo: due menu degustazione a 398 e 448 dollari (più tasse e il 22 per cento di servizio amministrativo). Tuttavia, dal mercoledì alla domenica si può pranzare alla caffetteria con il “Lunch Tray”: un vassoio con assaggi, pane e dolce, a soli 48 dollari, che permette comunque di passeggiare liberamente nella tenuta. Una volta preso il vassoio, ci si può accomodare nel cortile e acquistare i prodotti dell’orto.
Visto che siamo in tema musei, un ultimo consiglio una volta tornati in città: il Tenement Museum, nel Lower East Side, racconta la storia dell’immigrazione a New York, un tema quanto mai attuale. Nato nel 1988, esplora la storia profondamente americana dell’immigrazione e la ricchezza culturale che ha generato. Il museo è stato fondato da Ruth Abram e Anita Jacobson dopo la scoperta del 97 Orchard Street, un condominio fatiscente i cui piani superiori erano rimasti chiusi per oltre cinquant’anni.
Parlando di immigrazione, non si può non citare Little Italy, ma non quella (ormai turistica) di Mulberry Street. Nel Bronx esiste una vera Little Italy che ha conservato la sua autenticità. Passeggiando su Arthur Avenue, non è raro sentire parlare in italiano. Si trovano macellai e panettieri con insegne italiane, e un mercato coperto – il Retail Market– una sorta di bazar con bar, salumerie e fruttivendoli.
Se volete mangiare un boccone potete andare al ristorante Tra di Noi (622 East 187th St.) dello chef Marco Coletta, abruzzese, che prima di trasferirsi a New York è stato cuoco personale di Sophia Loren.
Restando in tema immigrazione, c’è un altro quartiere da scoprire, meno turistico ma molto più autentico: Flushing, nel Queens, dove si trova la più grande Chinatown del mondo. Si estende attorno all’intersezione tra Main Street, Kissena Boulevard e 41st Avenue, non lontano dai campi degli US Open. Uscendo al capolinea della linea 7 della metropolitana, sembra di essere catapultati a Pechino. Affascinante. Naturalmente è un paradiso gastronomico. Vale la pena segnalare due ristoranti: Jiang Nan e Alley 41, entrambi premiati come Bib Gourmand dalla Guida Michelin.
Su Gastronomika abbiamo già raccontato le migliori pizzerie e caffetterie della Grande Mela, ma qualche altro consiglio goloso è d’obbligo. Per colazione, fate una sosta al Tin Building di Jean-Georges, nella zona del Seaport: offre diversi ristoranti e un mercato, ma il T Café merita una menzione speciale.
Saltando il pranzo, ci sono due locali ideali per un drink e uno spuntino: Clemente Bar e CUT.
Il primo è un elegante bar aperto di recente sopra Eleven Madison Park, il ristorante tre stelle vegan di Daniel Humm. Senza spendere centinaia di dollari, si può assaggiare qualcosa come l’hamburger di funghi.
Al CUT, invece, conviene andare il venerdì sera, quando Ricky Russo, eccellente guida della cultura pop newyorkese, seleziona la musica. Il locale, situato all’interno del Four Seasons Hotel, è frequentato da molte celebrità, ed è scelto regolarmente dalla Nba per ospitare le squadre in trasferta per giocare contro i New York Knicks.
Infine, due cimiteri meritano una visita, non solo per le personalità lì sepolte, ma anche per la bellezza naturale dei luoghi.
A Brooklyn c’è il Green-Wood Cemetery, e nel Bronx il Woodlawn Cemetery. Entrambi offrono app e mappe cartacee per orientarsi. A Green-Wood riposano Leonard Bernstein, Louis Comfort Tiffany (quello dei gioielli) e Jean-Michel Basquiat. A Woodlawn troviamo grandi nomi della musica come Miles Davis, Duke Ellington, Cecil Taylor e soprattutto Herman Melville, la cui tomba è meta di pellegrinaggi letterari e piena di omaggi dei suoi lettori.
Se volete accompagnare il vostro soggiorno a New York con una guida originale e non turistica, un consiglio: “Guida alla New York ribelle” di Tiziana Rinaldi Castro.
Magazzino Italian Art
2700 Route 9, Cold Spring, New York
Storm King Art Center
1 Museum Rd, New Windsor, New York
Blue Hill at Stone Barns
630 Bedford Rd, Tarrytown, New York
Tenement Museum
103 Orchard Street, New York
Trattoria Tra Di Noi
622 E. 187th St, East Bronx, New York
Jiang Nan
133-42 39th Ave., Unit 101, Flushing, New York
Alley 41
136-45 41st Ave., Flushing, New York
Tin Building by Jean-Georges
96 South St, New York
Clemente Bar
11 Madison Avenue, New York
CUT
99 Church Street, New York
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