Caos e rifiuti sulla Spiaggia delle Monache: i problemi di Napoli tra accesso al mare, spiagge libere e inciviltà
Ieri è stato un Primo Maggio da record per Napoli, in termine di visite e presenze turistiche. Ma è anche stata una giornata da incubo per cittadini e residenti, bloccati nel traffico (anche pedonale) e costretti a impiegare ore per raggiungere una destinazione. Tra cantieri aperti, lavori in corso, strade chiuse, particolari dispositivi di traffico e un trasporto pubblico poco efficiente, la viabilità in città ha causato molti disagi alle persone.
Primo Maggio a Napoli e il boom di turisti: traffico e viabilità bloccati
A peggiorare la situazione la compresenza di un grande evento come il Comicon, organizzato ancora una volta alla Mostra d’Oltremare a Fuorigrotta. La kermesse dedicata al fumetto e al gaming ha attirato come ogni edizione centinaia di migliaia di visitatori. I problemi in città ci sono stati specialmente nei luoghi vicini al mare. In particolare nel quartiere Posillipo e nell’area flegrea.
Caos e rifiuti sulla Spiaggia delle Monache di Posillipo
La scarsa accessibilità al mare, la quasi assenza di spiagge libere, tanta inciviltà e i pochi controlli, sono stati gli elementi protagonisti della giornata. Soprattutto sulla Spiaggia delle Monache, a Posillipo, piccola lingua di sabbia presa d’assalto e letteralmente invasa da giovani, famiglie e turiste. I video pubblicati sui social dal deputato Francesco Emilio Borrelli sono diventati presto virali.
I video virali sui social
Soprattutto quelli del post Primo Maggio. Nei filmati è stata mostrata la spiaggia ricoperta dai rifiuti. Da anni a Napoli sono in corso delle battaglie civiche sull’accesso libero al mare che garantisca a tutti la possibilità di andare in spiaggia. Così come è vecchia la questione del rispetto del decoro urbano. Ma le scene viste ieri hanno dimostrato che la lezione non è stata imparata.
L’eccellenza Gaiola
Eccezione che ha confermato la regola: la gestione dell’area protetta della Gaiola, sempre a Posillipo. La spiaggia e il parco sommerso hanno resistito sia alla Pasqua che al Primo Maggio. Alla riserva naturale, come in altri luoghi, si accede solo su prenotazione (l’ingresso è a numero chiuso e diviso in due fasce orarie). E alla pulizia e a vigilare sul comportamento delle persone ci pensa il personale della onlus che gestisce lo spazio.
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