Piccoli rituali di viaggio: quanto sono scaramantici gli italiani

Dicembre 16, 2025 - 19:00
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Piccoli rituali di viaggio: quanto sono scaramantici gli italiani
foto da adobe
Il viaggio, per molti, non si misura soltanto in chilometri percorsi e piatti tradizionali assaggiati, ma è fatto anche di piccoli riti e abitudini, a volte più o meno bizzarri.

Tra chi si prende un momento di riflessione prima del decollo dell’aereo sperando che tutto vada bene e chi si autoproclama collezionista di campioncini di shampoo e balsamo in hotel, ogni viaggiatore ha le sue stranezze. Questo è quanto emerge da un sondaggio di eDreams, tra le principali agenzie di viaggi online in Europa, che ha indagato le abitudini di viaggio più curiose di italiani e stranieri, creando un vero e proprio osservatorio dei gesti scaramantici e delle abitudini insolite che caratterizzano i viaggiatori nel mondo.

Secondo i dati di eDreams, il 15% degli italiani ammette di prendersi un momento di raccoglimento per sperare che tutto vada bene prima che l’aereo decolli o atterri, mentre il 12% è ufficialmente superstizioso e ammette di portare sempre con sé un oggetto “fortunato”. Anche una volta arrivati a destinazione gli italiani non rinunciano a piccoli rituali personali: dopo il check-in in camera, il 31% sceglie la via del relax e si sdraia sul letto, mentre il 24% passa in rassegna ogni dettaglio della stanza come un detective in un romanzo giallo, per il 22% invece la prima cosa da fare è disfare la valigia e sistemare i propri oggetti nei cassetti come se pianificasse di trasferirsi. E a proposito di oggetti, secondo il galateo degli italiani i prodotti da bagno vanno tassativamente utilizzati durante il soggiorno – un’opinione condivisa dal 44% degli intervistati. Tra chi sceglie, invece, di portarli a casa, il 18% teme che vengano buttati via dopo il check-out mentre il 17% sostiene di averli pagati e di poterne quindi usufruire anche dopo il soggiorno. La pensa diversamente il 15% dei connazionali, secondo cui appropriarsi del set di cortesia è una specie di “furto”.

Generazione Z: ossessionati dai rituali di buon auspicio

Non tutti gli italiani condividono gli stessi riti scaramantici: dai dati emergono sfumature generazionali e di genere piuttosto marcate. In particolare, la Generazione Z e le donne si rivelano quelle con più rituali di rassicurazione: il 20% della fascia 18-24 anni e il 16% delle donne in aereo manifesta il buon esito del volo, mentre il 23% dei giovani e il 13% delle donne porta con sé un oggetto portafortuna. A evitare i numeri “sfortunati” il 13% della fascia 18-24 anni, mentre il 10% dei 25-34enni è più propenso a salire a bordo rigorosamente con il piede destro. Al contrario, over 65 (61%) e uomini (45%) affrontano il viaggio con maggiore razionalità, lasciando superstizioni e rituali scaramantici a casa. Una volta raggiunto l’hotel, le differenze si fanno più comportamentali: ad eccezione degli over 65 che si accingono a disfare la valigia non appena mettono piede in stanza (39%), la maggior parte dei viaggiatori, guidata dalla Gen Z (40%) e dagli uomini (33%), preferisce rilassarsi a letto. L’ispezione della stanza è un’abitudine prediletta soprattutto dalla fascia 45-54 (28%) e dalle donne (28%), mentre i giovani tra i 25 e i 34 anni (21%) sono i più propensi a immortalare la stanza prima ancora di toccare un cuscino. Anche davanti al set di cortesia dell’hotel le abitudini si dividono: over 65 (55%) e donne (45%) tendono a utilizzarli sul posto, mentre nella fascia 25-34 anni prevale l’idea di portarli via sia per evitare gli sprechi (25%) sia perché li hanno pagati (21%) oppure la decisione di lasciarli in stanza (22%). Tra le due metà del cielo, gli uomini tendono a lasciarli in stanza, evitando quello che per il 20% sarebbe un piccolo “furto d’hotel”.

All’estero

Allargando lo sguardo oltre i confini nazionali, si osserva un quadro variegato di abitudini e stranezze in viaggio. Gli statunitensi sono quelli che fanno più affidamento su rituali e pratiche personali: sono i più propensi a “sperare” che l’aereo parta e atterri (37%), portare con sé un oggetto fortunato (12% a pari merito con i rispondenti del Belpaese) ed evitare i numeri sfortunati (10%). Fedeli al rituale del “piede giusto” sono soprattutto portoghesi (9%) e britannici (7%), mentre tra i meno superstiziosi spiccano francesi (46%) e tedeschi (46%). E che fare con il set di cortesia? Le risposte sono diverse: spagnoli e tedeschi (64%) consumano i prodotti durante il soggiorno. Tra chi sceglie di non utilizzarli, una buona percentuale di viaggiatori opta per portarli a casa per evitare sprechi (18% degli italiani) o per questioni di principio (18% degli statunitensi), mentre tedeschi (17%) e francesi (16%) preferiscono lasciarli lì, considerandoli proprietà dell’hotel.

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Redazione Redazione Eventi e News