Tutti contro l’indulto, e intanto in carcere muore la Costituzione

Dicembre 17, 2025 - 00:33
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Tutti contro l’indulto, e intanto in carcere muore la Costituzione

Ieri mattina una delegazione di +Europa, guidata dal segretario Riccardo Magi, e con il vicesegretario Rosario Mariniello, ha effettuato una visita al carcere romano di Rebibbia, nell’ambito della mobilitazione di +Europa “Meno carceri, più giustizia”, che vedrà attivisti e dirigenti impegnati a visitare le carceri in tutta Italia durante il periodo delle festività natalizie.

Al termine Magi ha diffuso una nota: “Voglio rivolgere un appello alla presidente del Consiglio Meloni: venga a visitare Rebibbia o qualsiasi altro carcere in Italia, magari insieme al presidente del Senato La Russa, perché la situazione qui dentro è quella della morte della Costituzione italiana, della impossibilità di rispettare il senso della pena e il reinserimento sociale”. Ha aggiunto il parlamentare: “Non si tratta solo di sovraffollamento: qui ci sono quasi 1700 persone e ce ne potrebbero stare 1100 e c’è difficoltà a fare qualsiasi tipo di percorso che indirizzi i detenuti verso l’inserimento sociale come attività lavorative e attività di istruzione. Gli spazi destinati alla socialità sono stati trasformati in dormitori, le salette dove si poteva fare altre attività sono diventate posti in cui dormono dieci persone, con il bagno attaccato al lavandino in cui si sciacquano gli alimenti. La situazione della sanità anche al collasso perché si aspetta moltissimo per delle semplici visite specialistiche che spesso non si riescono nemmeno a fare perché mancano le scorte. Allora serve intervenire subito con un atto di clemenza, chiamatelo indulto o indultino, e poi cominciando a riformare il carcere».

Inoltre “alla luce di questi ultimi quattro decessi e della lunga scia di morti tra i detenuti di questo 2025, chiedo ai presidenti di Camera e Senato, Fontana e La Russa – ha annunciato sempre Magi – di convocare una seduta straordinaria delle rispettive Camere sul tema carceri prima di Natale. Lo dobbiamo a persone morte per mano delle istituzioni e sarebbe l’occasione per ribadire ancora una volta alla premier Meloni, al Ministro Nordio, al resto del governo e a tutta la maggioranza, le proposte che come opposizioni abbiamo avanzato per alleviare la drammatica situazione negli istituti di pena. Il limite della disumanità nelle carceri italiane – ha concluso – è stato superato da troppo tempo e non possiamo attendere oltre”.

Ad accogliere ieri l’appello di Magi il vicecapogruppo di Azione alla Camera, Fabrizio Benzoni:Da troppo tempo chiediamo un’informativa urgente al ministro Nordio di fronte ad una realtà insostenibile e in netto peggioramento con un alto numero di suicidi, di rivolte e con un sovraffollamento estremamente preoccupante”. A richiederla la scorsa settimana anche il Partito democratico. Ad auspicare, dalle pagine del manifesto, provvedimenti clemenziali anche il presidente del Collegio del garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Riccardo Turrini Vita. Però a bloccare qualsiasi iniziativa forte per deflazionare la popolazione carceraria ci ha pensato persino il forzista e vice ministro della giustizia Francesco Paolo Sisto: “Provvedimenti come amnistia e condono delle pene generano percentuali altissime di recidiva, che arrivano fino all’87%. Questo non può che scoraggiare l’utilizzo di questi strumenti”.

Sulla questione è intervenuto sabato anche il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, durante il comitato direttivo centrale che, su iniziativa del presidente della commissione ordinamento penitenziario, il pm Andrea Vacca, ha osservato un minuto di silenzio per i detenuti morti. “Noi – ha detto Parodi – d’accordo in questo caso anche con le Camere Penali e il mondo accademico, abbiamo già fatto lettere, articoli, proposte che non sono riusciti a sbloccare la situazione. Il problema rimane, è drammatico. Io confido che davvero si riesca a trovare una risposta di qualsiasi natura”. Il vertice del sindacato delle toghe ha così concluso: “Ci sono politici importanti in questo Paese che hanno fatto delle proposte piuttosto dirompenti, altri che hanno promesso degli interventi, magari anche sul quadro normativo -oltre che sulla costruzione delle carceri che probabilmente non è la risposta più idonea. Ma l’importante è che si faccia qualcosa di efficace”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia