Come gli uomini si sono presi la scena sul red carpet di Cannes 2025

Nel 2025, il red carpet di Cannes ha imposto nuove regole, vietando ufficialmente la nudità “per ragioni di decenza”. Una norma che, sulle donne, ha avuto l’effetto di spegnere l’originalità: niente spacchi, niente trasparenze, e spesso, nessuna vera idea di stile. Eppure, paradossalmente, lo stesso dress code ha avuto un effetto opposto sulla moda uomo di Cannes 2025.

I divi hanno riscoperto il piacere di vestirsi e di raccontarsi: a rubare la scena alle attrici quest’anno è stato un profilo maschile più coperto ma anche molto glamour, spesso interessante.

Decenza e doppio standard: una norma che fa discutere

Il regolamento, reso esplicito per “conformarsi al quadro istituzionale e alla legge francese”, ha suscitato un certo sconcerto. La “nudità vietata” del dress code sembrava indirizzata a contenere gli abiti femminili più audaci. Ma ha finito per interrogare anche l’estetica maschile. Gli uomini, almeno a parole, non sono esclusi dal divieto. E tra gilet senza camicia e muscoli in bella vista la linea di confine tra cosa fosse o non fosse concesso era ambigua. Il risultato? Il corpo maschile al Festival di Cannes 2025 è andato in scena vestito meglio del solito.

Lo stile rilassato di A$AP Rocky al photocall di ‘Highest 2 Lowest’ a Cannes 2025. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO

Il ritorno del “fashion daddy”

Con meno pelle da mostrare, il fascino sexy che ha da sempre contraddistinto il red carpet sulla Croisette ha cambiato linguaggio, rovando così anche nuovi interpreti. A dominare la scena maschile è stato il “fashion daddy”: uomini maturi, stilosi, che scelgono look fuori dalla comfort zone pensati per incuriosire. Pedro Pascal, in gilet Calvin Klein, ha mostrato braccia e sorriso sornione al suo arrivo a Cannes. Jeremy Strong ha sfoderato una palette pastello che spazia dal rosa antico al lavanda delicato, alternando bucket hat a completi sfrangiati. A$AP Rocky, infine, si è confermato il padre glamour per eccellenza: elegante in total white Miu Miu, tenerissimo mentre accompagna Rihanna, incinta, sul red carpet del suo nuovo film. È sexy? Dipende dai gusti. Ma è sicuramente una nuova forma di seduzione, più consapevole e sfumata.

Moda uomo Cannes 2025: Pedro Pascal al photocall di ‘Eddington’ in Calvin Klein. EPA/CLEMENS BILAN

Alexander Skarsgård, tra method dressing e fetish chic

Arrivato a Cannes per presentare Pillion – biker drama queer in cui interpreta un dominatore in pelle – Alexander Skarsgård è stato tra gli attori più incisivi nel panorama fashion del Festival 2025. Come ci è riuscito? Con un metodo che ormai ha fatto scuola: il method dressing. Ovvero una tendenza sempre più diffusa che prevede di indossare look ispirati al film che si sta promuovendo, spesso con rimandi così espliciti da trasformare l’abito in una continuazione narrativa, lì dove marketing e storytelling si confondono. Alla prima della sua pellicola a Cannes, di fatti, l’attore svedese ha indossato un look con pantaloni di pelle Loewe, una t-shirt vintage con la scritta “bootlicker” e stivali cuissardes in pelle firmati Saint Laurent. Arrivando sul tappeto rosso già immerso nel ruolo, ha lasciato che l’ironia del personaggio si fondesse con l’estetica fetish ottenendo un eccesso talmente calibrato da sembrare, paradossalmente, perfettamente centrato.

Il look fuori dalle righe di Alexander Skarsgård alla prima di “The Phoenician Scheme”. (Photo by Samir Hussein/WireImage)

Il giorno dopo, durante un’intervista TV, ha spinto il gioco ancora più in là: microshorts scozzesi di S.S. Daley, mocassini G.H. Bass e calzini bianchi ben tirati su. “Volevo essere sexy oggi”, ha scherzato, “e non c’è niente di più sexy di un uomo di mezza età in uniforme da scolaretto britannico”.

Josh O’Connor, eleganza disarmata

Di fronte a bandi e divieti c’è chi ha puntato sulla trasgressione e chi, come Josh O’Connor, ha dimostrato come si possa riscrivere il linguaggio dell’eleganza con grazia sommessa. Collaborando con lo stylist Harry Lambert (lo stesso che ha reso Harry Styles un’icona di stile menswear), l’attore ha scelto look Prada su misura che sfuggono alla prevedibilità del classico tuxedo. Camicie con dettagli western create ad hoc, tailleur color block nei toni del prugna, blu e nero, spille floreali e soprabiti leggeri: ogni outfit sembrava raccontare una storia. E soprattutto, raccontare lui. In un Festival in cui l’uniforme maschile è spesso lo smoking nero, O’Connor è riuscito a sembrare unico senza eccessi, ma solo grazie alla propria personalità.

Moda uomo Cannes 2025: Josh O’Connor alla premiere di ‘The Mastermind’. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO

Il tuxedo, ma con qualcosa in più

Infine ci sono stati gli attori che hanno scelto il tuxedo interpretandolo in modo originale. Colman Domingo all’amfAR Gala 2025 lo ha scelto ricamato di perline all-over con orecchini a pappagallo abbinati; Alessandro Borghi ha preferito l’appeal vintage, con giacca sartoriale doppio petto color burro, pantalori a zampa e sciarpina di seta con stampa a pois Valentino. Spike Lee ha giocato, come sempre, sul filo tra icona e provocazione con un tuxedo a righe arancio e azzurre. Riz Ahmed, in Prada, ha osato con una giacca in nylon cropped. Paul Mescal, infine, ha confermato la sua cifra stilistica con un tuxedo Gucci che parlava la lingua della contemporaneità: pantaloni a zampa, giacca ampia e camicia con lavallière. Look dopo look appare sempre più chiaro. Anche dentro i codici più rigidi, la moda maschile a Cannes ha trovato il modo di distinguersi, raccontando qualcosa di nuovo.

Alessandro Borghi in total look Valentino al Festival di Cannes 2025.

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