Come mai i serpenti fanno la muta? E quando accade? Scopriamolo insieme!

Ti sei mai chiesto perché i serpenti fanno la muta? Cosa succede al loro corpo? Scopriamo insieme questo affascinante fenomeno.
Quando pensiamo alla muta dei serpenti, immaginiamo subito un serpente che si sfila la pelle come fosse un guanto. Ed è normale: tra tutti gli animali che rinnovano il loro “rivestimento”, i serpenti lo fanno in modo così evidente da affascinare e, a volte, inquietare.
La vecchia pelle si stacca tutta insieme, lasciando sul terreno un involucro trasparente che riproduce perfettamente il loro corpo, compresi gli occhi. Ma perché lo fanno così spesso? E cosa ci dice questo comportamento sulla loro natura?
Tutto sulla muta dei serpenti
Tutti gli animali fanno la muta, chi del pelo, chi delle piume, chi della pelle o dell’esoscheletro. È un passaggio naturale che serve per crescere, rigenerarsi e liberarsi da impurità o parassiti. Nel caso dei serpenti, il processo è chiamato ecdisi e ha una caratteristica unica: avviene tutto d’un colpo.
Il motivo principale è che, a differenza nostra, la pelle dei serpenti non cresce con loro. Quando il corpo si sviluppa, il “rivestimento” diventa stretto e va sostituito. E non si tratta solo di una questione di grandezza del serpente: la muta permette anche di rinnovare i tessuti danneggiati, liberarsi di eventuali ospiti indesiderati e mantenere in piena efficienza i sensori tattili distribuiti lungo la pelle. Per un animale che striscia, si arrampica, caccia e sente il mondo attraverso tutto il corpo, questo è di fondamentale importanza.
Come funziona la muta del serpente
La muta comincia sotto la superficie visibile. Una nuova pelle si forma e un sottile strato liquido si inserisce tra questa e quella vecchia, facilitandone il distacco. A un certo punto, il serpente comincia a cambiare aspetto: il colore si opacizza, gli occhi diventano lattiginosi e la pelle si fa grigia. È il segnale che la muta è imminente.
Il serpente allora cerca superfici ruvide contro cui sfregarsi per rompere il primo lembo, solitamente nella zona della testa. Da lì inizia a “uscire” dalla vecchia pelle, strisciando all’indietro e lasciando a terra una copia perfetta di sé stesso.
Quanto spesso avviene la muta dei serpenti?
La frequenza dipende da diversi fattori: età, specie, condizioni ambientali e stato di salute. I serpenti giovani, che crescono più velocemente, possono fare la muta ogni 3-4 settimane. Gli adulti in media mutano da due a quattro volte l’anno. Ma se un serpente muta troppo spesso, o al contrario molto raramente, è il caso di approfondire: potrebbe esserci un problema legato all’alimentazione o alle condizioni di vita.
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I segnali che il serpente sta per fare la muta
Chi convive con un serpente sa riconoscere i segnali: pelle spenta, occhi velati, meno appetito e una tendenza a nascondersi. È un momento delicato in cui il serpente si sente vulnerabile, perciò tende a isolarsi. Una volta finito il processo, la pelle nuova è lucida, elastica e il serpente torna attivo e affamato.
In fondo, la muta è un modo per rinascere. Un gesto antico, ciclico e necessario, che racconta molto della forza e dell’intelligenza nascosta di questi animali spesso fraintesi.
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