Dalla Cina il primo esoscheletro per sub: meno fatica e consumi daria ridotti
Parliamo spesso di robotica indossabile, ma questo non l'avete mai visto! Parliamo del primo esoscheletro subacqueo portatile pensato per facilitare i movimenti dei sub e ridurre le loro esigenze fisiche durante un’immersione. A svilupparlo è stato un gruppo di ricercatori della Peking University guidati dal professor Wang Qining, che ha studiato a fondo i limiti del corpo umano nell’ambiente acquatico e le difficoltà nel trasferire la tecnologia già utilizzata sulla terraferma in un contesto completamente diverso.
Il principio alla base del progetto nasce da un dato ben noto ai fisiologi: l’essere umano, evolutosi per camminare, non è particolarmente efficiente nel nuoto. Il movimento con le pinne, soprattutto il classico flutter kick utilizzato dalla maggior parte dei sub, richiede una quantità di energia decisamente superiore rispetto allo spostamento a piedi. La resistenza dell’acqua rallenta ogni gesto, accorcia l’autonomia e aumenta la fatica muscolare, con ripercussioni anche sul consumo d’aria delle bombole.
Da qui la sfida: creare un dispositivo che potesse aiutare i subacquei senza limitarne i movimenti naturali, un ostacolo che ha frenato per anni lo sviluppo di esoscheletri pensati per l’ambiente sottomarino. Il team di Wang ha lavorato su un sistema a cavi che agisce su entrambe le ginocchia, fornendo una spinta calibrata in tempo reale grazie a sensori di movimento e a un controllo basato sulle forze applicate dal sub. In pratica, l’esoscheletro accompagna la gambata senza sostituirsi ad essa, intensificando il supporto solo quando serve.
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




