Gucci torna a Firenze e sfila per le strade (aspettando Demna)

La sfilata Gucci Cruise 2026 era doppiamente attesa. Innanzitutto, c’è l’omaggio a Firenze, la città in cui tutto è iniziato. Poi, è l’ultimo atto prima della grande rivoluzione: l’arrivo di Demna Gvasalia, che prenderà il posto di Sabato De Sarno. Significativamente, la sfilata si è svolta tra le mura di Palazzo Settimanni, sede dell’Archivio Gucci. Ma, a sorpresa, le modelle sono uscite dal portone, attraversando piazza Santo Spirito: la moda che torna in strada, che prende vita.

La sfilata Gucci Cruise 26

La scelta di sfilare a piazza Santo Spirito ha creato non poche polemiche a Firenze, riaprendo l’eterna questione dell’uso di location pubbliche, o storiche, come set. Per consentire lo svolgimento dell’evento e delle riprese senza problemi, le vie limitrofe sono state chiuse al passaggio.

La scelta dell’archivio non è solo estetica: è il concetto che permea la collezione. La sfilata Cruise infatti si pone come passaggio di testimone tra il passato e il futuro nelle mani del dissacrante Demna Gvasalia. L’eredità dei direttori creativi che hanno scolpito l’estetica della Maison riaffiora continuamente, sovrapponendosi e stratificandosi.

Gli abiti lunghi e scintillanti, con le scollature profonde e sicure, hanno assorbito la lezione di Tom Ford, ma strizzano l’occhio all’estro di Alessandro Michele. Così come i collant logati, le camicie di pizzo, i giochi di trasparenze che farebbero impallidire il regolamento di Cannes. E ancora: le gonne longuette, i fiocchi e le immancabili, magnifiche borse che fungono anche da sfondo all’uscita delle modelle.

Un look dalla sfilata Gucci Cruise 2026 (Photo by Alessandro Levati/Getty Images for Gucci)

Un tuffo nel passato

Negli abitini floreali dal taglio anni Sessanta, nei sabot e nei completi dal taglio sartoriale c’è quel gusto retrò che tanto piaceva a Sabato De Sarno, ma con un nuovo carattere. Dagli Archivi escono – metaforicamente e letteralmente – ragazze dall’aria bohemienne ma col fascino della rockstar. Indossano grandi occhiali a goccia dalle lenti colorate, pellicce voluminose sopra abiti trasparenti, maxi orecchini e capelli meravigliosamente spettinati dal sapore anni Settanta.

È un Gucci più ribelle, meno bon-ton. Più scompigliato, meno borghese. Nella collezione Cruise 26 – l’ultima senza un direttore creativo – aleggia un nuovo senso delle proporzioni, più audace nei volumi e nei contrasti. I pantaloni aderenti in suede sono abbinati a camicie dalle maxi maniche, gli abiti drappeggiati hanno orli di piume, le scarpe sembrano bouquet (o peluche), i vestiti a pois dal taglio asimmetrico sono ornati da maxi volant. Stiamo forse assistendo al preludio della visione di Demna, ingegnere dei volumi esagerati e delle geometrie ipertrofiche?

Un look anni 70 dalla sfilata Gucci Cruise 2026 presentata a Firenze. (Photo by Alessandro Levati/Getty Images for Gucci)

Un ultimo applauso, e poi Demna

In un luminoso pomeriggio di primavera, Firenze si è trovata sotto i riflettori internazionali. In prima fila c’erano Paul Mescal (il nuovo Gladiatore), Viola Davis e Kyra Kennedy, discendente trentenne della famosa dinastia americana. All’evento erano presenti anche Pietro Castellitto, Jeff Goldblum (direttamente da Wicked e dal magico mondo di Oz), Julia Garner, un’affezionata dell’era De Sarno. Adesso, però, è tempo di mettere piede in una nuova era.

L’immagine delle modelle che escono dal portone di Palazzo Settimanni e attraversano piazza Santo Spirito, sotto lo sguardo delle persone affacciate alle finestre, è incredibilmente simbolica. Rappresenta l’appuntamento – rispettato – di Gucci con la sua città, della moda con le persone che la abiteranno. L’incontro tra l’idea e il mondo reale, che spesso manca ed è mancato al settore. Ma soprattutto, rappresenta la volontà di fare un passo avanti, di uscire dalle certezze e di andare incontro al futuro. Che ora è nelle mani di Demna.

Un abito da sera della collezione Gucci Cruise 2026, l’ultima senza direttore creativo (Photo by Alessandro Levati/Getty Images for Gucci)

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