Hugo Boss rivede la strategia. Con Claim 5 Touchdown prevede la crescita solo nel 2027
“Dopo i successi degli ultimi anni, stiamo deliberatamente facendo un passo indietro per prepararci alla crescita di domani”. Con queste parole Daniel Grieder, CEO di Hugo Boss ha annunciato il lancio di un aggiornamento del piano industriale che da Claim 5 passerà ora a Claim 5 Touchdown. Tre i pilastri su cui poggerà il nuovo piano: forza del marchio, distribuzione ed efficienza operativa che consentiranno al brand di tornare a far crescere ricavi e profitti a partire dal 2027. Il 2026 e il 2027 saranno due anni dedicati al riallineamento di marchi e canali che porteranno vendite, al netto degli effetti valutari, in calo a cui seguirà una prima crescita nel 2027 “per poi accelerare nel 2028”.
Il 2026 per il gruppo sarà un “anno di riallineamento”, durante il quale l’obiettivo sarà quello di rafforzare il business “attraverso la semplificazione dei processi,
il perfezionamento degli assortimenti e l’ottimizzazione della rete distributiva”. Sul fronte distributivo e in particolar modo nel segmento wholesale, il gruppo ha fatto sapere l’intenzione di promuovere partnership strategiche ed espanderà la propria attività di franchising. Sarà contestualmente potenziale il business digitale. Verrà inoltre ulteriormente potenziata la posizione negli Stati Uniti e in Cina ma migliorando l’ottimizzazione della distribuzione e l’allineamento con le esigenze locali.
Sul fronte finanziario il gruppo tedesco ha comunicato di prevedere un margine operativo pari al 12% circa nel medio lungo termine. “Si prevedono miglioramenti del margine lordo nel 2026 e oltre, supportati da efficienze di approvvigionamento, aggiustamenti selettivi dei prezzi e un sell-through a prezzo pieno ancora più consistente”, precisa la nota che aggiunge come nell’ambito di una revisione dei costi, sia previsto un ebit compreso tra 300 e 350 milioni di euro nel 2026 con un miglioramento della redditività a partire dal 2027.
Si prevede, inoltre, una riduzione costante dei livelli di inventario, avvicinandosi al 20% del fatturato entro il 2028.
L’aggiornamento segue le indicazioni fornite lo scorso mese da Hugo Boss per il 2025, che si collocavano nella parte bassa della sua forchetta: tra 4,2 e 4,4 miliardi di euro di vendite e un utile operativo tra 380 e 440 milioni di euro.
Il mercato ha reagito male alla comunicazione e sulla borsa di Francoforte il titolo sta cedendo oltre 11 punti percentuali. Da inizio anno le azioni hanno lasciato sul terreno oltre il 21 per cento.
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