Inditex cresce single digit nei nove mesi (+2,7%). Ma le vendite pre-natalizie soddisfano la Borsa

Continua il processo di ‘normalizzazione’ del fast fashion europeo, ancora in crescita ma lontano dei fast post-Covid. Inditex ha chiuso i primi nove mesi del fiscal year 2025 con una crescita single digit del 2,7%, arrivando a quota 28,2 miliardi di euro, “dimostrando uno sviluppo soddisfacente sia in store sia online” e prevede di chiudere l’ultimo trimestre con un sensibile incremento delle vendite.

Una performance lievemente più robusta di quella del primo semestre ma anch’essa caratterizzata da un avanzare a una sola cifra, nell’ambito di un trend di generale rallentamento imputabile certamente al contesto macroeconomico e alle complessità del mercato ma anche, probabilmente, alla concorrenza messa in atto verso i player europei del low cost dall’ultra fast fashion asiatico.

In territorio sempre positivo anche la marginalità, con un utile netto in aumento del 3,9% a 4,6 miliardi di euro, mentre l’utile lordo ha registrato una progressione del 3,2% arrivando a 16,8 miliardi di euro. Il margine lordo, ancora, ha raggiunto il 59,7% (+27 punti base).

Guardando al terzo trimestre dell’esercizio, terminato lo scorso 31 ottobre, il player della moda a basso costo ha totalizzato ricavi per circa 9,8 miliardi di euro, contro i 9,6 miliardi dell’analogo periodo dell’anno precedente. Sul fronte della redditività, l’utile lordo è aumentato del 6,2% a 6,1 miliardi di euro, con un margine lordo del 62,2% (+79 punti base).

Al termine dei nove mesi, la posizione di cassa netta si è attestata a 11,3 miliardi di euro. Le spese operative, infine, sono aumentate del 2,4%, “un ritmo inferiore rispetto alla crescita delle vendite”.

Come di consueto, Inditex ha fornito un’anticipazione dell’avvio del quarto e ultimo trimestre dell’anno, in cui “i clienti hanno accolto favorevolmente le collezioni autunno/inverno 2025”. In particolare, le vendite – sia in store sia online – nel periodo compreso tra il primo novembre e il primo dicembre sono aumentate del 10,6% a cambi costanti rispetto al medesimo periodo del 2024.

Un dato incoraggiante, che ogni probabilità contribuisce all’ascesa del titolo di Inditex, che questa mattina balza in avanti di quasi nove punti percentuali alla Borsa di Madrid. I risultati messi a segno a novembre, infatti, come osserva Reuters, sono una cartina al tornasole sull’andamento del fast fashion globale, offrendo “una prima lettura dell’andamento dei retailer durante la stagione chiave degli sconti” e “segnalano un ottimo inizio per il trimestre con il maggior fatturato per l’azienda”.

I risultati diramati da Inditex non forniscono una ripartizione regionale, ma a trainarli potrebbe essere stato il mercato interno, grazie a un’economia spagnola in forte crescita e che pesa circa il 20% dei ricavi del player. A dirlo, riporta ancora l’agenzia di stampa, è William Woods, analista di Bernstein secondo cui “La Spagna è stata semplicemente fenomenale, l’economia spagnola funziona e la gente compra più vestiti”.

Spiegando ancora: “In tutta Europa, la domanda dei consumatori è stata modesta, poiché gli acquirenti hanno abbandonato la moda delle grandi catene per passare a piattaforme online economiche come Shein. Ma Inditex ha ottenuto risultati migliori rispetto al rivale H&M, che vende a prezzi mediamente più bassi”. H&M, infatti, aveva chiuso i suoi nove mesi del 2025 con un calo del 2% sul versante dei ricavi, arrivati a -4% nel terzo trimestre, nonostante un utile netto in crescita del 40 per cento.

Guardando ai mercati, il CEO Óscar García Maceiras durante la call post-risultati con gli investitori ha dichiarato che negli Stati Uniti, secondo mercato più grande dopo la Spagna per l’azienda, “vede ancora opportunità di crescita”, annunciando anche l’intenzione di lanciare il marchio Bershka oltreoceano, con i primi due negozi nell’area di Miami il prossimo anno.