Jane Austen e l’estetica clean girl: quando la grazia ottocentesca conquista il presente

Nel 2025 ricorrono i 250 anni dalla nascita di Jane Austen, e pochi anniversari letterari possono vantare una risonanza mediatica così ampia e trasversale. Non sono molti, infatti, gli autori che, a distanza di secoli, riescono a riemergere con tale forza nel dibattito culturale, conquistando nuove generazioni di lettori e adattandosi con naturalezza ai linguaggi del presente. Jane Austen è una di queste rare eccezioni: un nome che non smette di circolare, di essere citato, reinterpretato e riscoperto, diventando oggi simbolo di un ritorno collettivo a valori percepiti come autentici e rassicuranti.
Già prima di questo anniversario, l’autrice inglese godeva di un fan club vivace e internazionale, capace di trasformare la passione letteraria in una vera e propria esperienza culturale condivisa. Ne è testimonianza Chawton, il villaggio dell’Hampshire in cui Jane Austen visse gli ultimi anni della sua vita e dove scrisse o revisionò opere fondamentali come Orgoglio e pregiudizio ed Emma. Oggi Chawton rappresenta il cuore pulsante dell’universo austeniano: un villaggio-museo che accoglie visitatori da tutto il mondo, tra case storiche, eventi tematici, rievocazioni in costume e percorsi di lettura. Un luogo che dimostra come l’amore per Jane Austen non sia mai stato confinato alle sole aule universitarie, ma abbia sempre avuto una dimensione popolare e partecipata.
Il vero motore del ritorno di Austen nel grande pubblico contemporaneo, tuttavia, sembra risiedere in una inaspettata convergenza tra letteratura e tendenze culturali, incarnata perfettamente dall’estetica della cosiddetta “clean girl”. Un modello oggi molto diffuso sui social e nella moda, che celebra una bellezza naturale, ordinata, essenziale, priva di eccessi e costruzioni artificiali. Ed è proprio qui che Jane Austen torna a parlare con sorprendente chiarezza al presente.
La clean girl di Jane Austen non è una semplice imitazione stilistica, ma una traduzione moderna dell’immaginario austeniano. È un’estetica che combina purezza, pulizia e un’eleganza discreta profondamente radicata nei suoi personaggi femminili, come Elizabeth Bennet o Elinor Dashwood. Donne che non hanno bisogno di ostentazione per affermare la propria presenza, ma che si distinguono per compostezza, intelligenza emotiva e consapevolezza di sé. In chiave contemporanea, questa grazia si declina attraverso una cura di sé minimalista: pelle luminosa, capelli semplici e ordinati, abiti dai tagli puliti, prodotti beauty essenziali e ben scelti. Tutto parla di equilibrio, salute, naturalezza.
Questa estetica evoca eleganza e sobrietà, allineandosi perfettamente con l’ideale di decoro che Austen celebrava nei suoi romanzi. Un’eleganza che non grida, ma sussurra; che non impone, ma convince. Nei suoi libri, la vera raffinatezza non risiede mai nell’eccesso o nella ricchezza ostentata, bensì nella misura, nel comportamento, nella capacità di ascoltare e osservare. La clean girl moderna recupera proprio questo codice, trasformandolo in una forma di resistenza gentile alle logiche dell’apparire a tutti i costi.
Allo stesso tempo, questa tendenza riflette valori profondamente moderni. Attraverso la lente della clean girl, il mondo di Jane Austen viene reinterpretato come spazio di autenticità, di rispetto per sé e per gli altri, di cura personale intesa non come performance ma come attenzione consapevole. I suoi personaggi, pur muovendosi in una società rigidamente regolata, cercano un equilibrio tra aspettative esterne e identità individuale: una tensione che oggi risuona fortissima. Austen diventa così una guida silenziosa verso un ideale di bellezza “pulita” e sofisticata, che unisce interiorità e immagine, carattere e stile.
In questo contesto, non sorprende che i suoi romanzi tornino a essere letti non solo come classici, ma come manuali emotivi contemporanei, capaci di offrire modelli femminili complessi, sobri e incredibilmente attuali. La clean girl non è dunque una moda passeggera applicata a posteriori, ma la prova che l’universo di Jane Austen conteneva già un’estetica e un sistema di valori pronti per il XXI secolo.

Anche sul territorio del Varesotto, le celebrazioni per l’anniversario testimoniano questo rinnovato interesse. L’“Effetto Jane Austen” di Federica Brunini era già stato presentato la scorsa estate al Giardino delle Balaustre di Samarate, mentre con l’arrivo dell’inverno si moltiplicano gli eventi dall’atmosfera dichiaratamente british, tra letture tributo e tè delle cinque. Sabato 13 dicembre, alla Biblioteca di Busto, tre lettrici hanno omaggiato l’autrice alternandosi con la musica di Edoardo Macchi e Giovanni Borlin, creando un dialogo raffinato tra parola e suono.

Il prossimo appuntamento sarà martedì 16 dicembre alle 18.45 alla libreria Librando – Libri in Movimento di Gallarate, dove un tè letterario con letture iconiche, giochi e conversazioni offrirà un’altra occasione per dire, con affetto, “Tanti auguri Jane Austen”.
A 250 anni dalla sua nascita, Jane Austen continua così a reinventarsi. Non come reliquia del passato, ma come icona culturale capace di attraversare mode, estetiche e sensibilità, parlando ancora — con grazia e misura — al nostro presente.
Oltre Jane Austen, i consigli di lettura della biblioteca di Busto
E per chi, dopo una rilettura dei suoi romanzi, desiderasse ampliare gli orizzonti senza allontanarsi troppo dall’universo austeniano, non c’è motivo di preoccuparsi: la Biblioteca di Busto ha stilato una lista di libri affini, pensata per accompagnare lettrici e lettori alla scoperta di autrici e opere che dialogano con i temi, le atmosfere e i valori cari a Jane Austen. Un invito a proseguire il viaggio, lasciandosi guidare da quella stessa eleganza discreta che, da oltre due secoli, continua a conquistare.
• Il diario perduto di Jane Austen, Syrie James
• L’indipendenza della signorina Bennet, Colleen McCullough
• Sognando Jane Austen a Baghdad, Bee Rowlatt
• In viaggio con Jane Austen, Laurie Viera Rigler
• Morte a Pemberley, P.D. James
• Una carrozza per Winchester. L’ultimo amore di Jane Austen, Giovanna Zucca
• Ragione & sentimento, Stefania Bertola
• Dopo, tutto è più dolce, Camilla Dell’Orto Necchi
• Tutta colpa di Mr Darcy, Shannon Hale
• Jane Austen, Manuela Santoni
• Lady Susan, Jane Austen
• A casa di Jane Austen, Lucy Worsley
• Anche oggi mi innamoro domani,
• Effetto Jane Austen, Federica Brunini
• Il segreto di Miss Austen, Giovanna Zucca
• Ragione e omicidio di secondo grado, Tirzah Price
• Orgoglio e premeditazione, Tirzah Price
L'articolo A Materia una serata di pace con Mario Boccia e il Libro Solidale sembra essere il primo su VareseNews.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




