La chicca del giorno, “La prima mezza maratona dei robot umanoidi non è andata come previsto”

Maggio 1, 2025 - 10:30
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La chicca del giorno, “La prima mezza maratona dei robot umanoidi non è andata come previsto”

A Pechino, pochi giorni fa, si è tenuta una mezza maratona a cui hanno partecipato oltre 10mila persone. Per l’occasione, sono andati in scena anche diversi robot umanoidi, in quella che gli organizzatori hanno definito “la prima corsa con esseri umani e robot bipedi in competizione tra loro”. L’evento, però, si è rivelato alquanto grottesco: nessuno dei robot in gara è riuscito a tenere il passo dei corridori umani, quasi tutti sono caduti rovinosamente e solo sei di loro sono riusciti a completare il percorso, non senza difficoltà.

Una corsa tragicomica

Negli ultimi anni, le aziende cinesi di robotica si sono date un gran da fare mostrando al mondo le loro creazioni rivoluzionarie come SE01, un robot in grado di imitare l’andatura umana, Star1, il robot più veloce del mondo, e NEO Gamma, un maggiordomo umanoide basato sull’intelligenza artificiale. Alla luce delle recenti dimostrazioni, come quella disastrosa alla mezza maratona di Pechino, appaiono ancora piuttosto evidenti i limiti di queste macchine. La maratona di Pechino è stata pensata come un evento ideale per mettere in mostra i progressi compiuti dalle aziende cinesi di robotica. La corsa, però, si è rivelata fallimentare, per non dire tragicomica.

I media cinesi hanno naturalmente palesato gli aspetti positivi dell’evento, evitando il più possibile di raccontare la realtà dei fatti: le continue cadute dei robot, il loro surriscaldamento, il cambio costante delle batterie e soprattutto il fatto che molti di loro non sono stati neanche in grado di rimanere in gara, un “piccolo dettaglio” sapientemente nascosto dalle telecamere. Tiangong ultra, sviluppato dall’azienda cinese UBTech, è stato il robot più veloce di tutti, terminando la corsa in 2 ore e 40 minuti, nonostante una caduta e tre cambi di batterie. Già alla partenza, molti robot umanoidi si sono bloccati o hanno cambiato direzione. Quelli che sono riusciti a partire, però, venivano accompagnati lentamente dagli operatori, venendo oltretutto superati dai corridori umani con una facilità a dir poco imbarazzante.

Ad alimentare il lato grottesco dell’evento ci hanno pensato gli operatori stessi, che hanno rimosso le dita delle mani dai robot e a qualcuno perfino la testa, sperando di ridurre il peso e il carico sui motori: in sostanza, uno spettacolo simile a quello dell’entrata in scena dei giocattoli “mutanti” in Toy Story. Al di là del fallimento di questa dimostrazione, che ha attirato l’attenzione così come le immancabili prese in giro online, appare evidente che la mezza maratona sia stata organizzata con troppa fretta e probabilmente anche con una certa presunzione da parte degli sviluppatori, desiderosi di mostrare le capacità delle loro macchine. Alla fine, però, non hanno fatto altro che evidenziare tutti i difetti possibili dei robot umanoidi.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia