La Piccadilly Line: storia e futuro di un’icona londinese
Nel cuore della metropolitana londinese esiste una linea che, più di molte altre, rappresenta l’evoluzione della capitale dal XX secolo a oggi: la Piccadilly Line. Inaugurata nel 1906, ha accompagnato i grandi cambiamenti della città, servendo quartieri residenziali, poli culturali e – più recentemente – l’aeroporto più trafficato del Regno Unito. Ma la sua storia è tutt’altro che lineare: fatta di innovazioni, estensioni, problemi strutturali e scelte strategiche, la Piccadilly è oggi una delle linee più trafficate e centrali della rete. In questo approfondimento ripercorriamo la sua nascita, le trasformazioni più importanti, gli episodi che l’hanno resa celebre e i progetti che ne delineano il futuro.
Dalle origini vittoriane al boom degli anni Trenta

Un treno della Piccadilly Line entra nella stazione di Barons Court nel 1959: un salto indietro nel tempo nella storia della metropolitana londinese.
La Piccadilly Line fu inaugurata il 15 dicembre 1906 con il nome originale di Great Northern, Piccadilly and Brompton Railway. Il primo tracciato univa Hammersmith a Finsbury Park, passando attraverso il cuore commerciale e amministrativo di Londra. Questa nuova linea nasceva in un contesto urbano in rapida trasformazione, dove il trasporto sotterraneo diventava indispensabile per ridurre il traffico in superficie e collegare i nuovi quartieri della middle class.
L’investimento iniziale fu fortemente voluto dal finanziere americano Charles Tyson Yerkes, già protagonista dello sviluppo del sistema di trasporti a Chicago. Il suo progetto, nonostante le sfide ingegneristiche, trovò subito un riscontro favorevole tra i londinesi. I treni erano elettrici fin dal primo giorno, una novità rispetto ad altre linee ancora alimentate a vapore.
Nel corso degli anni ’30, la linea fu profondamente estesa sia a est che a ovest. Nel 1933 raggiunse Cockfosters, espandendo il servizio in direzione nord-est. Fu in questa fase che entrarono in servizio molte delle stazioni progettate da Charles Holden, uno degli architetti più influenti del Modernismo britannico. Le sue stazioni, ancora oggi in uso, sono riconoscibili per le facciate geometriche, le torri circolari in vetro e le superfici in cemento chiaro. Un esempio classico è la stazione di Arnos Grove, considerata un capolavoro architettonico.
Negli anni seguenti, la Piccadilly divenne una delle principali linee della capitale, contribuendo a plasmare l’espansione urbana verso le periferie e servendo quartieri allora in pieno sviluppo come Holloway, Southgate e Bounds Green. Con il tempo, la linea assunse anche una forte valenza simbolica, legata ai centri del potere politico (Green Park, Hyde Park Corner), culturale (Covent Garden, Leicester Square) e della mobilità internazionale.
Per conoscere i dettagli storici della linea, è possibile consultare la scheda dedicata del London Transport Museum.
Espansione verso Heathrow e trasformazioni moderne
Uno dei momenti più importanti della storia recente della Piccadilly Line è senza dubbio l’estensione verso Heathrow Airport. Il primo collegamento con lo scalo risale al 1977, con l’apertura della stazione Heathrow Central, oggi nota come Heathrow Terminals 2 & 3. L’obiettivo era chiaro: permettere a viaggiatori, turisti e lavoratori di raggiungere l’aeroporto in modo rapido e sostenibile, evitando l’uso dell’auto.
Negli anni successivi la linea fu ulteriormente prolungata fino al Terminal 4 (1986) e infine al Terminal 5 (2008). Questa espansione ha reso la Piccadilly una linea unica nel suo genere: l’unica dell’intera rete metropolitana a collegare direttamente il centro città a un aeroporto internazionale.
Oggi, i treni che servono l’aeroporto partono da Cockfosters e attraversano l’intera Londra, impiegando circa 50 minuti per arrivare a destinazione. Questa funzione ha reso la linea particolarmente popolare tra i visitatori stranieri e ha rafforzato la sua immagine come arteria strategica per la città globale che Londra aspira a essere.
Ma la linea non è solo una connessione per viaggiatori. Serve anche quartieri densi e multietnici, come Hounslow e Southall, oltre a zone storicamente residenziali come Acton e Barons Court. La combinazione di funzioni locali e internazionali ha creato un traffico costante che, negli anni pre-pandemia, superava i 200 milioni di passeggeri l’anno.
Negli ultimi decenni sono stati avviati anche lavori di modernizzazione strutturale, volti a migliorare l’accessibilità (con l’installazione di ascensori e rampe) e l’efficienza energetica. Tuttavia, molti degli attuali treni risalgono ancora agli anni ’70 e necessitano di sostituzione.
Per aggiornamenti ufficiali sulle estensioni e gli interventi in corso, è possibile consultare il sito del Transport for London (TfL).
Progetti futuri e una linea sempre più centrale
Il futuro della Piccadilly Line è al centro di un vasto programma di ammodernamento avviato da TfL e sostenuto dal governo britannico. Il progetto più importante riguarda l’introduzione di nuovi treni automatizzati e climatizzati, costruiti dal gruppo tedesco Siemens Mobility. I nuovi convogli – chiamati Inspiro – dovrebbero entrare in servizio tra il 2025 e il 2026, e garantiranno maggiore comfort, minore consumo energetico e maggiore frequenza.
Attualmente, nelle ore di punta, i treni della Piccadilly Line possono arrivare ogni 2-3 minuti, ma l’obiettivo è scendere sotto i 2 minuti, in linea con le performance delle metropolitane di Parigi o Tokyo. Saranno inoltre rinnovate molte stazioni, con particolare attenzione all’integrazione con altre linee e al miglioramento della segnaletica per i non anglofoni.
Un altro aspetto in fase di studio è l’ulteriore estensione verso l’ovest di Londra, ipotizzando una nuova tratta che potrebbe collegare Heathrow a Slough o addirittura a Reading. Questo progetto rientrerebbe in una visione più ampia di trasporto regionale integrato, che coinvolgerebbe anche Crossrail (ora Elizabeth Line) e i treni a lunga percorrenza.
La Piccadilly Line ha anche un ruolo importante dal punto di vista culturale e turistico. Serve direttamente luoghi iconici come il British Museum, Harrods, Buckingham Palace (tramite Green Park), il quartiere dei teatri e Soho. Per questo, è una delle linee più utilizzate anche nei weekend e nelle ore serali.
Negli anni, ha fatto da scenario a film, libri e serie televisive. In Skyfall, uno degli episodi più noti della saga di James Bond, una scena chiave si svolge proprio nei tunnel della linea. Anche Alfred Hitchcock, nel corso della sua carriera, trasse ispirazione dagli ambienti sotterranei della metropolitana, con riferimenti diretti alla Piccadilly.
Alcuni aneddoti la rendono ancora più affascinante. A Covent Garden, ad esempio, esiste una leggenda metropolitana secondo cui la stazione sarebbe infestata dal fantasma di un attore vittoriano. Inoltre, è una delle poche stazioni senza scale mobili, obbligando i passeggeri a scegliere tra l’ascensore e una scala di 193 gradini.
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