Laura Chiatti e Marco Bocci sono i protagonisti di “Se fossi te”, in onda in prima visione domenica 28 e lunedì 29 dicembre su Rai 1: “E’ una favola natalizia a lieto fine”
“Una favola natalizia a lieto fine, ricca di ingredienti classici, resi originali dall’inserimento dello scambio dei corpi. È una formula narrativa che ha sempre creato situazioni esilaranti, emozionanti, inaspettate e coinvolgenti”. Così i registi Luca Lucini e Simona Ruggeri descrivono “Se fossi te”, una coproduzione Rai Fiction-Eagle Original Content con il contributo di Friuli-Venezia Giulia Film Commission. Una serie in due serate, con Laura Chiatti e Marco Bocci, che andrà in onda in prima visione domenica 28 e lunedì 29 dicembre su Rai 1.
Scritta da Andrea Valagussa e Valerio D’annunzio. Nel cast anche Vincenzo Ferrera, con l’amichevole partecipazione di Sebastiano Somma, Leo Mannise, Martina Bonan, Matteo Schiavone, Sergio Leone, Paola Ceracchi, Mariella Valentini, con Bebo Storti e con la partecipazione di Nino Frassica.
Massimo Mancuso e Valentina Sangiorgi vivono nella stessa città e lavorano nella stessa azienda, ma sembrano entità opposte. Massimo è un operaio vedovo che deve lottare ogni giorno per sbarcare il lunario e mantenere due figli e il padre, che vive in casa con lui da quando una malattia si è portata via l’amata moglie. Valentina invece è la figlia di Primo, proprietario e fondatore dell’azienda. Vive in una bella casa insieme a un marito che la ama e a un figlio per cui è già stato disegnato un futuro luminoso. In apparenza una vita agiata e senza problemi. Il giorno e la notte, insomma; rette parallele destinate a non incontrarsi mai, almeno in apparenza. Già, perché la vita ha in serbo per loro un’incredibile sorpresa.
Avvicinandosi al Natale, Massimo scopre infatti che suo figlio Pietro soffre della stessa patologia di sua moglie e ha bisogno di una costosa operazione. Anche la vita di Valentina viene sconvolta dall’improvviso malore del padre Primo. E così, mentre Massimo ha bisogno di chiedere l’anticipo del Tfr, Valentina eredita il timone dell’azienda, scoprendo però che i conti sono in rosso e che suo padre pretende che lei faccia una cosa sola: licenziare.
Lo scontro tra Massimo e Valentina è inevitabile, i pregiudizi reciproci esplodono ed entrambi finiscono per desiderare di trovarsi nei panni dell’altro. Ed è proprio quello che accade. Massimo si ritroverà all’improvviso nel corpo della sua capa, nei suoi abiti firmati, nella sua villa lussuosa, scoprendo però che non è tutto oro quel che luccica. E Valentina si ritroverà a indossare i panni umili e infeltriti del suo dipendente, a venire a patti con baffi e barba, ma anche a scoprire la particolare storia di Massimo e il calore umano della sua famiglia. Sarà l’inizio di un percorso di reciproca conoscenza.
“E’ stato interessante cavalcare l’idea di una favola contemporanea natalizia a lieto fine, ricca di ingredienti classici, resi originali dall’inserimento dello scambio dei corpi. È una formula narrativa che ha sempre creato situazioni esilaranti, emozionanti, inaspettate e coinvolgenti, sia affrontata come trasformazione reale, sia scatenata da eventi surreali. I due protagonisti hanno vite apparentemente distanti. Un uomo e una donna, un operaio con difficoltà economiche e una ricca giovane ereditiera figlia di un importante imprenditore. Proprio queste distanze ci fanno divertire, riflettere e innescano una spontanea complicità, sia con le loro situazioni famigliari che con i loro sentimenti. L’intento è far emergere il contrasto sociale e caratteriale tra i protagonisti, facendo leva su come sia loro che il mondo esterno reagiscono alla nuova dimensione. L’obiettivo era raccontare una storia che fosse divertente, coinvolgente e autentica, mantenendo sempre un legame forte con la realtà emotiva dei protagonisti”, hanno dichiarato i registi.
Laura Chiatti veste i panni di Valentina: “Il mio personaggio ha un arco di trasformazione narrativo che parte dall’orgoglio e arriva al sentire per potersi amare ed entrare in contatto con se stessa e gli altri. E’ una donna abituata al controllo, a pianificare e sembra non aver bisogno di nulla, in realtà le manca il riconoscimento di un padre e questo l’ha portata a non credere in se stessa, ed è il primo atto di patriarcato che arriva dalla società. Con Massimo riesce a ritrovare quella connessione affettiva che fino a quel momento ha dovuto silenziare perchè non le è stato concesso di elaborare i propri sentimenti e si è quasi sempre dovuta vergognare di provarli”.
Marco Bocci interpreta Massimo: “Il cambiamento più profondo che compie il mio personaggio credo sia quello che la serie televisiva racconta, ovvero è un uomo che riesce a vedere tutto in maniera approfondita, diversa, a mettersi nei panni del prossimo non solo dal punto di vista materiale, magico, ma a ragionare meno per stereotipi e ad immedesimarsi maggiormente nel prossimo. Nella sceneggiatura è presente l’elemento fantastico che contamina i protagonisti che sono scritti però con un desiderio di realtà. Il lavoro fatto è stato dunque quello di cercare di rappresentare delle dinamiche reali. Mi piaceva questa alternanza tra commedia e dramma”.
Marco Bocci e Laura Chiatti, marito e moglie nella vita, lavorano per la prima volta insieme: “Apprezzo la grande sensibilità attoriale di Laura, forse l’aspetto su cui dovrebbe lavorare è proprio la sua emotività”, ha detto Bocci.
“Lavorare con Marco ha un valore aggiunto, perchè ha un approccio al lavoro razionale, come nella vita, e spesso è anche un difetto perché difficilmente riusciamo a connetterci a livello emotivo. Io sono viscerale, mi faccio tanti problemi su aspetti a volte anche semplici della vita e lavorativi, invece lui è imperturbabile qualsiasi cosa accada e lo vedo anche come un difetto perchè non mi sento utile come invece lo è Marco per me quando ho bisogno”, ha concluso Laura Chiatti.
SINOSSI
PRIMA SERATA
EPISODIO 1 — “Impasto e lievitazione”
Massimo, operaio della Sangiorgi e padre single che già fatica a sbarcare il lunario, scopre che il figlio Pietro ha una possibile cardiopatia. Per curarlo ha bisogno del TFR, ma l’azienda per cui lavora versa in condizioni critiche. A peggiorare le cose, il titolare Primo Sangiorgi viene colto da malore e deve lasciare il timone a Valentina, la figlia, di cui non si fida e a cui dà l’ordine categorico di tagliare l’organico. Massimo e Valentina si ritrovano su fronti opposti, ostili e pieni di pregiudizi. Dopo uno scontro acceso, si augurano a vicenda di trovarsi nei panni dell’altro… senza immaginare che quel desiderio sta per avverarsi.
EPISODIO 2 — “Cottura”
Massimo e Valentina si svegliano nei corpi scambiati e, nel panico, cercano di gestire famiglie e ruoli altrui. Lei affronta Oscar, il padre di Massimo, e la sua mania per il cibo piccante, la casa disastrata, i figli recalcitranti e l’auto scassata; lui si ritrova nel lusso della villa, tra docce parlanti e colazioni da hotel a cinque stelle, ma dove, sotto le apparenze, si nascondono magagne. In attesa di capire come tornare nei propri corpi si promettono di non intervenire nelle reciproche vite, ma ben presto capiranno che tenere fede a quella promessa non è facile come sembra.
SECONDA SERATA
EPISODIO 3 — “Farina sul fuoco”
L’assurdo scambio diventa ancora più ingestibile il giorno di Natale quando Massimo-in-Valentina deve trovare il modo di raffreddare i bollenti spiriti del marito di lei e sopportare la fredda formalità di casa Sangiorgi. Valentina-in-Massimo, al contrario, trascorre un Natale pieno di affetto con Oscar, Anna e Pietro, almeno fino a quando non scopre della malattia del bambino.
EPISODIO 4 — “A cuore aperto”
Finalmente complici, i due si impegnano a salvare sia Pietro, il figlio di Massimo, che Filippo, il figlio di Valentina, che, schiacciato dalle aspettative della famiglia si sta perdendo in bugie e abuso di sostanze. Ma la missione più ardua sarà quella di salvare l’azienda, che diventerà ancora più complessa quando ciascuno tornerà nel proprio corpo. Avranno imparato a considerare il punto di vista altrui o torneranno a ignorarsi?
di Francesca Monti
credit foto ufficio stampa
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