L’economia Usa a -0,3 per cento nel primo trimestre, Trump: “Colpa di Biden”
L’economia statunitense ha registrato nel primo trimestre dell’anno una contrazione dello 0,3 per cento su base annua, corretta per l’inflazione e la stagionalità. Lo riferisce il dipartimento del Commercio, secondo cui si tratta della flessione più marcata dal primo trimestre del 2022. Il dato si è rivelato peggiore alle attese degli analisti interpellati dal “Wall Street Journal”, che prevedevano una crescita dello 0,4 per cento.
Il rallentamento giunge dopo un 2024 caratterizzato da una crescita stabile e da un’inflazione in progressivo calo. Nel primo trimestre del 2025, l’economia ha creato 456 mila nuovi posti di lavoro, contro i 628 mila dell’ultimo trimestre del 2024, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto al 4,1 per cento. Tuttavia, l’incertezza legata alla nuova politica commerciale dell’amministrazione del presidente Donald Trump sta generando preoccupazione tra consumatori e imprese, e secondo lo stesso “Wall Street Journal” l’introduzione di nuovi dazi è destinata a far sentire le proprie conseguenze negative soprattutto sui dati del secondo trimestre del 2025.
Secondo la Casa Bianca, i dazi rappresentano uno strumento per rilanciare la manifattura interna e rafforzare l’economia, ma tra gli operatori prevalgono timori per i rincari e la perdita di competitività. Nel mese di marzo, il deficit commerciale statunitense ha raggiunto un nuovo massimo, in parte a causa delle scorte accumulate in previsione dei dazi. Sui mercati, l’instabilità ha spinto gli indici S&P 500 e Nasdaq ai peggiori risultati trimestrali dal 2022.
Nel trimestre precedente, l’ultimo del 2024, il prodotto interno lordo statunitense aveva registrato una crescita del 2,4 per cento. Il dato odierno, pubblicato proprio mentre Trump celebra i cento giorni del suo secondo mandato, rischia di provocare una nuova giornata di turbolenze a Wall Street. Al momento i “futures” di tutti gli indici azionari statunitensi risultano in territorio negativo: Dow Jones dello 0,79 per cento, S&P 500 dell’1,27 per cento, Nasdaq dell’1,79 per cento.
In un messaggio pubblicato sul suo social Truth, il presidente Trump ha incolpato il suo predecessore, Joe Biden, per la contrazione economica dello 0,3 per cento. “Questo è il mercato di Biden, non di Trump. Non ero al comando fino al 20 gennaio. I dazi inizieranno presto a dare risultati e le aziende stanno tornando negli Usa in numeri record. Il nostro Paese prospererà, ma dobbiamo liberarci del peso lasciato da Biden”, si legge nel testo. Secondo Trump “ci vorrà un po’”, ma il calo del prodotto interno lordo nazionale “non ha nulla a che fare con i dazi”. Il capo della Casa Bianca ha quindi promesso un “boom economico senza precedenti” una volta superato questo periodo di transizione.
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