L’Italia è tra i primi tre partner commerciali del Kazakhstan nel 2024

L’Italia si è confermata nel 2024 tra i primi tre partner commerciali del Kazakhstan, assieme a Cina e Russia. Lo indica il ministero del Commercio e dell’Integrazione di Astana in un comunicato, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli rispetto all’interscambio con Roma, già in precedenza al terzo posto tra i partner commerciali del Paese centrasiatico. Lo scorso anno il valore complessivo delle esportazioni kazakhe ha superato gli 81 miliardi di dollari (circa 75 miliardi di euro). Il petrolio greggio ha costituito oltre la metà dell’export, con ricavi pari a 42,9 miliardi di dollari (circa 39,8 miliardi di euro), equivalenti al 52,5 per cento del totale. Tra gli altri beni maggiormente esportati figurano l’uranio (4,6 miliardi di dollari), rame e catodi di rame (4,1 miliardi), minerali e concentrati di rame (3,2 miliardi), oltre a ferroleghe, gas naturale, grano e prodotti petroliferi.

Le importazioni sono state trainate dai settori dei macchinari, dei trasporti e della farmaceutica. In particolare, nel 2024 il Kazakistan ha importato autovetture per un valore di 2,3 miliardi di dollari, aerei per 1,8 miliardi, prodotti farmaceutici per 1,7 miliardi e apparecchiature per telecomunicazioni. Il Paese prosegue così il proprio inserimento nelle catene di approvvigionamento globali, importando sia prodotti finiti sia componenti come carrozzerie, ricambi e dispositivi informatici. I dati di gennaio 2025 confermano la stabilità delle tendenze registrate nel corso dell’anno precedente. Le esportazioni mensili hanno raggiunto i 4,5 miliardi di dollari, con il petrolio che ha rappresentato circa il 60 per cento dell’export. Rame, ferroleghe, grano, uranio, gas naturale e olio di girasole restano tra le principali voci del commercio estero kazakho. Le importazioni del mese hanno superato i 2,8 miliardi di dollari, con una forte presenza di telefoni, carrozzerie, medicinali e automobili, e una crescita delle forniture di motori e attrezzature per l’edilizia. Il governo kazakho punta a mantenere un equilibrio tra l’export di materie prime e l’importazione di tecnologie avanzate, a conferma della stabilità della politica economica estera del Paese. Nel 2025 le priorità restano lo sviluppo di partenariati strategici con Cina, Russia e Unione europea e il rafforzamento della presenza economica nei mercati dell’Asia centrale.

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