Lvmh ancora giù in Borsa. ‘Cade’ dal trono delle top 5 quotate europee
Lvmh perde il suo posto tra le top cinque aziende quotate europee, registrando un altro calo di circa due punti percentuali che porta la decrescita del titolo a 25 punti percentuali da inizio anno. La società di Bernard Arnault – considerata tra i colossi incontrastati del lusso con oltre 75 brand di proprietà e una capitalizzazione di mercato di 242 miliardi di euro – accusa dunque un nuovo colpo dopo aver mantenuto una posizione di vertice tra le aziende internazionali per circa due anni e mezzo, mentre vede Nestlé accelerare nuovamente il sorpasso.
A partire da febbraio 2021, il gruppo che fa capo a brand del calibro di Louis Vuitton, Dior, Fendi e Givenchy, aveva infatti superato Nestlé, diventando la società quotata a più alta valorizzazione di mercato in Europa e mantenendo quel primato fino al settembre del 2023, quando Novo Nordisk l’aveva temporaneamente superata. Il colosso francese aveva poi riconquistato il suo primo posto a gennaio 2025.
Di recente invece il business di Lvmh ha iniziato a rallentare segnando un primo trimestre del 2025 in cui le vendite, pari a 20,3 miliardi di euro, sono calate del 2% a cambi correnti (reported) e del 3% a cambi costanti (organic). La Cina, in particolare, ha segnato un -11% delle vendite e le prospettive non sarebbero migliori per il futuro. In un incontro a porte chiuse con investitori ed analisti avvenuto mercoledì al Parlamento francese – in cui Arnault ha chiesto all’Ue di aprire i negoziati con Donald Trump e protendersi a concessioni reciproche – il numero uno del gruppo avrebbe anticipato che l’andamento del suo business sarebbe preoccupante anche per il secondo semestre del fiscal year. Il settore dei beni di lusso, in gran parte con sede in Europa, ha dovuto affrontare mesi di venti contrari a causa del calo della domanda cinese. Secondo Arnault, le tariffe sulle esportazioni negli Stati Uniti minacciano di aggravare ulteriormente queste difficoltà. L’appello del tycoon francese ai legislatori francesi si è anche concentrato sul fatto che senza la Cina, l’industria del lusso europeo si troverà a lottare con fatica perché ha una capacità limitata di spostare la produzione negli Stati Uniti.
Nonostante le sfide attuali, alcuni analisti mantengono una visione positiva a lungo termine su Lvmh, considerando la sua posizione dominante nel settore del lusso e in generale si attestano sul “moderate buy”. La previsione per il Q2 2025 – i cui risultati verranno condivisi il prossimo 29 luglio – è che possa affrontare un secondo trimestre ancora difficile, influenzato da una domanda globale debole, in particolare in Asia pacifico (escluso Giappone) dove si prevede un calo delle vendite del 6,4% e nel settore moda con ricavi in calo del 3,7% nella divisione fashion e pelletteria (quella generalmente più redditizia per il gruppo).
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