Mara Carfagna: “Le mie foto sul web ancora una volta. Ecco la mia proposta di legge anti fake”

In un’intervista al Corriere della Sera Mara Carfagna, segretaria di Noi Moderati, ha parlato della vicenda del sito sessista Phica.eu chiuso dopo le tante denunce arrivate da tutta Italia di donne che hanno scoperto loro foto finite nei forum del portale e oggetto di commenti sessisti e insulti.
Queste le parole della Carfagna: “Già in passato era capitato che contenuti del genere fossero finiti sul web modificati con dei fotomontaggi. Quello che ho provato, allora come oggi, è stata la voglia di reagire per tutte le migliaia di cittadine incappate in situazioni analoghe che non hanno gli strumenti per difendersi. Ormai siamo di fronte a una sorta di mercato nero dell’abuso sessista e mi colpisce che non siano state coinvolte soltanto donne mediaticamente esposte… addirittura le mogli: raccapricciante. È un problema nuovo che richiede risposte nuove: avevo intravisto il rischio, ma non mi aspettavo una deriva simile”.
Quali sono gli elementi innovativi della proposta di legge alla quale sta lavorando e che nei prossimi giorni depositerà alla Camera? “Innanzitutto – ha aggiunto -, rafforziamo il diritto di proprietà delle immagini e della voce per difenderle dalla manipolazione. È un passaggio necessario per regolare l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale che si presta ad abusi. Oggi si intuiscono le insidie, ma sarà l’emergenza del futuro. Inoltre, diamo una definizione chiara di deep fake, fondamentale perché, al di là dello sfruttamento ai fini di abuso, può generare illeciti. Oggi le truffe agli anziani avvengono tramite il telefono, domani magari si utilizzerà l’Intelligenza artificiale. Noi prevediamo l’obbligo di watermark, la marcatura digitale: nel contenuto deve essere integrato un marchio visibile che ne dichiari l’artificialità”.
“Non è più possibile – ha proseguito la segretaria di Noi moderati – che a regnare sul web sia l’anonimato. Così come nelle piazze delle nostre città non andiamo con il volto coperto e non possiamo insultare le persone o apostrofarle con appellativi volgari, allo stesso modo se si vuole stare sui social bisogna farlo a viso scoperto: basta con i leoni da tastiera. I fornitori di servizi online e le piattaforme social devono predisporre sistemi di identificazione certa tramite Spid o carta di identità elettronica”.
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