Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa: passo indietro dell’ex ministra indagata per corruzione
Un passo indietro dopo l’inchiesta che ha portato al suo stato di fermo e al successivo rilascio in meno di 24 ore. Federica Mogherini si è dimessa da rettore del Collegio d’Europa. Lo ha comunicato la stessa Mogherini in un’e-mail inviata allo staff e agli studenti della prestigiosa scuola di Bruges
Nella lettera l’ex ministra degli Esteri italiana, già Alto rappresentate Ue per gli affari esteri, sottolinea che “in linea con il massimo rigore e correttezza con cui ho sempre svolto i miei compiti, oggi ho deciso di dimettermi dalla carica di Rettore del Collegio d’Europa e Direttore dell’Accademia diplomatica dell’Unione europea”.
“Sono certa che la comunità del Collegio nei nostri tre campus continuerà il percorso di innovazione ed eccellenza che abbiamo tracciato insieme in questi ultimi cinque meravigliosi anni. Sono orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato insieme e sono profondamente grata per la fiducia, la stima e il sostegno che gli studenti, i docenti, il personale e gli ex allievi del Collegio e dell’Accademia mi hanno dimostrato e continuano a dimostrarmi. È stato un onore e un piacere per me servire la comunità del Collegio e la sua missione, insieme a tutti voi”, si conclude così il messaggio di Mogherini.
La scelta di Mogherini comunicata oggi segue quella avvenuta nella giornata di mercoledì da parte di Stefano Sannino, già segretario generale del Servizio d’azione esterna Ue, che ha annunciato le dimissioni da direttore generale della Commissione per il Medio Oriente, e Cesare Zegretti, manager del Collegio d’Europa.
I tre sono indagati per frode, corruzione e uso improprio di fondi europei nell’ambito di una indagine dell’Eppo, la Procura europea, su un appalto Ue che il Collegio d’Europa sino a oggi guidato da Mogherini si sarebbe aggiudicato tramite procedure fraudolente, anche accedendo anticipatamente a informazioni riservate sulla gara d’appalto indetta dal servizio diplomatico dell’Ue per un programma di formazione per giovani diplomatici.
Mogherini, Sannino e Zegretti erano stati posti in stato di fermo martedì 2 dicembre e poi rilasciati nella notte dopo lunghi interrogatori.
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