Risiko nei diamanti: il Botswana pronta a comprare De Beers

Il Botswana è pronto a fare il grande passo: acquisire De Beers, il colosso mondiale dei diamanti controllato per l’85% da Anglo American. L’obiettivo del deal, come riporta il Financial Times, sarebbe quello di ridurre la dipendenza del Paese dalle esportazioni di pietre preziose, che rappresentano circa l’80% delle entrate per il paese, e rafforzare l’autonomia economica in un mercato locale in difficoltà. La forte incidenza dell’export di diamanti rende il Paese molto vulnerabile alle flessioni del mercato dei diamanti, che nell’ultimo anno ha già registrato diverse inflessioni.
Per valutare l’acquisizione, il governo della capitale Gaborone ha ingaggiato le banche Lazard e CBH Compagnie Bancaire Helvétique, che dovranno studiare sia un’eventuale partecipazione totale sia un’acquisizione parziale della società. A sostenere l’operazione potrebbe esserci anche il Qatar, che attraverso Al Mansour Holdings ha promesso un investimento da 12 miliardi di dollari nel Paese, fondi potenzialmente destinati a finanziare l’acquisto, per avviare investimenti strategici in Africa. La proposta di acquisizione arriva in un momento delicato sia per De Beers sia per il Botswana.
Da un lato, la crisi del settore, alimentata dalla crescente diffusione dei diamanti sintetici e dalla flessione della domanda globale, ha portato la valutazione del gruppo a scendere drasticamente, passando dai 9,4 miliardi iniziali a circa 4,9 miliardi di dollari. Per fronteggiare la situazione, il CEO di De Beers, Al Cook ha puntato a rilanciare l’immagine del marchio, riducendo l’offerta di pietre sintetiche e concentrandosi su diamanti naturali, certificati e di alta qualità. Dall’altro lato, questa acquisizione rappresenta per il Botswana un’occasione per diversificare l’economia, ridurre la vulnerabilità derivante dalla dipendenza dai diamanti e migliorare la situazione economica della nazione.
Il Paese sta infatti affrontando anche una crisi sanitaria legata alla carenza di medicinali essenziali, un problema che il presidente Duma Boko collega proprio alla flessione dei ricavi dal settore diamantifero. A causa del calo delle entrate dai diamanti, infatti, il governo prevede nuovi tagli alla spesa, soprattutto in sanità, mentre la crescita del Botswana per il 2025 scende quasi a zero e il deficit fiscale potrebbe raggiungere il 7,56% del Pil.
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