Siccità e agricoltura: rigenerare l’acqua e salvare l’agricoltura. Il progetto Idro in Sicilia

In Sicilia, regione in cui i cambiamenti climatici spingono il clima mite verso situazioni più aride e sub-aride, il progetto Idro utilizza approcci innovativi per il recupero delle acque a fini irrigui… vediamo come
Il 2024 è stato l’anno più siccitoso degli ultimi 70 anni, dimezzando la produzione di agrumi siciliani; il settore prova allora a rispondere con intelligenza e innovazione.
È questo il cuore di Idro (Irrigazione, Depurazione, Recupero, Opportunità), il progetto lanciato dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia in collaborazione con l’Università di Catania (Dipartimenti Dicar e Di3A) e il sostegno di Coca-Cola Italia.
L’obiettivo è tanto ambizioso quanto concreto, recuperare le acque salmastre e quelle delle vasche di accumulo aziendali per rigenerarle e renderle utilizzabili a fini irrigui, attraverso impianti di desalinizzazione e fitodepurazione.
In una regione nella quale i cambiamenti climatici spingono il clima mite verso situazioni più aride e sub-aride ogni goccia può fare la differenza.
Dal mare al suolo, una tecnologia per il futuro
Il fulcro del progetto è la desalinizzazione a osmosi inversa delle acque di falda, spesso presenti nei pozzi aziendali, ma troppo salate per essere usate direttamente in agricoltura.
Un impianto dimostrativo, interamente realizzato in Sicilia, è stato presentato a Ramacca presso la fattoria didattica Fratelli Arena. “Questi impianti – ha spiegato il professor Antonio Cancelliere – possono rappresentare una risposta di emergenza, ma vanno valutati con attenzione per l’impatto energetico che comportano“.
Un altro pilastro del progetto è la fitodepurazione tramite piante come il papiro, che consente di trasformare i laghetti aziendali in riserve idriche trattate per irrigazione o piscicoltura.
Giuseppe Cirelli, professore ordinario di Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali, ha invece spiegato come questi sistemi naturali siano economici, sostenibili e adattabili a diverse tipologie aziendali.
Accanto al recupero idrico, il progetto sperimenta anche tecnologie di monitoraggio con droni, per individuare tempestivamente lo stress idrico nelle colture e intervenire solo dove necessario. Un uso più razionale dell’acqua che punta a ridurre gli sprechi e aumentare la produttività.
Una strategia replicabile per un’agricoltura più resiliente
Per spiegare meglio il progetto, sono state organizzate anche tre giornate tecniche e dimostrative per mostrare l’applicazione concreta delle tecnologie in tre contesti differenti: a Ramacca (Ct) nella Piana di Catania, a Collesano (Pa) presso il Golf Club Le Madonie e a Grammichele (Ct) nell’azienda agricola Valle dei Margi.
Ogni tappa ha messo in evidenza esigenze diverse e ha fornito elementi pratici per valutare la replicabilità degli impianti a livello aziendale o consortile.
L’uso consapevole e circolare dell’acqua è oggi più che mai essenziale , progetti come Idro offrono strumenti innovativi e naturali che possono essere adottati da produttori e consorzi per affrontare crisi sempre più frequenti.
Queste azioni si configurano così come una best practice replicabile e scalabile in altri contesti mediterranei, grazie alla sinergia tra ricerca, imprese e filiere produttive.
L'articolo Siccità e agricoltura: rigenerare l’acqua e salvare l’agricoltura. Il progetto Idro in Sicilia è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.
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