Strategie per la logistica nel 2025: come cambiano acquisizioni, reti e posizionamento competitivo

Dicembre 5, 2025 - 09:30
 0
Strategie per la logistica nel 2025: come cambiano acquisizioni, reti e posizionamento competitivo

supply chain

Strategie per la logistica nel 2025: come cambiano acquisizioni, reti e posizionamento competitivo



Indirizzo copiato

Le strategie per la logistica nel 2025 delineate dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano mostrano un settore in rapida riorganizzazione: operazioni straordinarie più mirate, attenzione crescente alla cold chain, nuove geografie di espansione e un ruolo strategico del last mile. Le scelte dei grandi operatori raccontano una filiera che riconfigura reti, servizi e alleanze

Pubblicato il 4 dic 2025



strategie_di_logistica_nel_2025_innovationpost

Le strategie per la logistica nel 2025 emergono con chiarezza dall’analisi di Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” presso il Politecnico di Milano, che illustra come gli operatori italiani ed europei stiano ripensando il proprio posizionamento attraverso un insieme coordinato di acquisizioni, sviluppo di competenze, estensione geografica e consolidamento delle reti.

L’analisi non riguarda solo l’aumento delle operazioni straordinarie, ma soprattutto la loro natura: non più movimenti opportunistici o di scala, ma operazioni costruite per colmare lacune nei servizi, rafforzare settori verticali o presidiare aree geografiche strategiche. La logistica del 2025 si definisce così come un sistema sempre più specializzato e integrato, in cui i player sfruttano la leva dell’M&A per rispondere a una domanda in evoluzione e a una competizione che richiede continuità, precisione e capacità di adattamento.

Operazioni straordinarie più selettive: completare la rete e ampliare i servizi

Frosi osserva che il settore continua a registrare numerose operazioni straordinarie, ma con un’impostazione nuova: «l’aumento del numero delle operazioni non corrisponde sempre alle stesse finalità degli anni precedenti». Le imprese cercano oggi acquisizioni capaci di colmare vuoti infrastrutturali o funzionali, con l’obiettivo di completare la rete nazionale e internazionale, rafforzare il presidio di alcuni bacini logistici e ampliare la gamma dei servizi integrati.

La logica è quella della prossimità operativa: gli operatori scelgono target che consentano una maggiore continuità geografica, un’integrazione efficiente delle linee di trasporto o un aumento della capacità di gestione dei volumi. Non si tratta quindi di operazioni che puntano soltanto a crescere in dimensione, ma di scelte tattiche per consolidare il modello di servizio.

Le strategie per la logistica nel 2025 mostrano dunque una crescente attenzione verso acquisizioni che portano specializzazione e resilienza, due elementi diventati essenziali in un mercato esposto a oscillazioni internazionali e flussi imprevedibili.

La centralità crescente della cold chain: alimentare, healthcare e valore aggiunto

Un altro tema forte nelle strategie illustrate da Frosi riguarda la cold chain, uno dei settori più attenzionati dagli operatori. L’interesse deriva dalla crescita continua della domanda nei comparti alimentare e healthcare, dove la gestione controllata della temperatura non è un servizio aggiuntivo, ma un requisito operativo.

Secondo Frosi, molte delle operazioni straordinarie analizzate riguardano proprio questa area, perché permette ai player di differenziarsi e di accedere a filiere ad alta intensità di servizio. Il presidio della logistica del freddo richiede stabilimenti dedicati, competenze specifiche, una rete di distribuzione strutturata e sistemi di controllo puntuali: elementi che rendono la cold chain un settore meno contendibile e più protetto rispetto ad altri ambiti più commoditizzati.

Le strategie per la logistica nel 2025 includono quindi investimenti mirati per rafforzare la capacità di operare sulla catena del freddo, sia attraverso acquisizioni sia tramite ampliamenti diretti delle infrastrutture esistenti.

Nuove geografie strategiche: Nord Africa, Messico e Canada

Frosi evidenzia come alcuni operatori stiano ampliando la propria presenza internazionale in Paesi che diventano sempre più rilevanti per le filiere produttive europee. Tra gli ambiti citati emergono il Nord Africa, il Messico e il Canada, mercati che assumono un ruolo più strategico per ragioni diverse: vicinanza logistica, rotte in riorganizzazione, nuove politiche industriali e possibilità di intercettare supply chain che cambiano direzione.

Il Nord Africa rappresenta un ponte naturale per i traffici Mediterranei e una piattaforma sempre più utilizzata per operazioni di assemblaggio e lavorazione leggera. Il Messico beneficia invece dell’evoluzione dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti, mentre il Canada emerge come punto di accesso a flussi logistici transatlantici che stanno cambiando configurazione.

Queste scelte non sono semplici espansioni commerciali: sono strategie per la logistica nel 2025 che puntano a costruire una presenza anticipatoria nei mercati dove i flussi si stanno spostando, accorciando le catene di approvvigionamento o diversificando le aree di rischio.

Il ruolo delle alleanze nel trasporto internazionale

Nel segmento del trasporto internazionale, Frosi fa riferimento anche alla riorganizzazione delle grandi alleanze nel settore marittimo, con nuovi assetti competitivi e ridisegno delle partnership. Questi movimenti influenzano le strategie dei player logistici perché impattano su frequenze, rotte, capacità e tempi di transito.

Anche se il fenomeno riguarda soprattutto i grandi operatori globali, ha ricadute dirette sulle imprese italiane: la disponibilità di capacità container, la qualità dei collegamenti e l’affidabilità delle linee diventano variabili decisive nella costruzione delle proprie reti di servizio.

Le strategie per la logistica nel 2025 devono quindi tenere conto di una competizione marittima che cambia, perché condiziona la capacità delle aziende di gestire tempi, costi e continuità operativa nelle rotte intercontinentali.

Last mile ed eCommerce: una filiera che resta centrale

L’ultimo tema toccato da Frosi riguarda il last mile e il ruolo dell’eCommerce. Il dato citato è particolarmente indicativo: i corrieri e i corrieri espresso crescono del 10%, sostenuti da un aumento del 9,9% delle spedizioni eCommerce. Ciò che emerge è un modello di consumo che continua a consolidarsi e che richiede agli operatori di adattare reti, tariffe e capacità operative.

Il last mile, settore caratterizzato da elevata intensità di servizio e costi variabili significativi, rimane uno dei segmenti più dinamici. Le operazioni straordinarie che riguardano questa parte della filiera non hanno come obiettivo soltanto la crescita dimensionale, ma la possibilità di presidiare fasce urbane strategiche, aumentare la puntualità e integrare servizi digitali avanzati.

Le strategie per la logistica nel 2025 guardano quindi al last mile come un ambito non più emergente, ma strutturale, in cui investimenti e acquisizioni continuano a rappresentare una leva competitiva essenziale.

L'articolo Strategie per la logistica nel 2025: come cambiano acquisizioni, reti e posizionamento competitivo proviene da Innovation Post.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News