Usa, anche Musk attacca l’Ue: “Va abolita”. Crosetto: “Trump ha chiarito che l’Europa non gli serve”
Dopo Donald Trump, un altro attacco all’Europa arriva da Elon Musk. Dopo la nuova strategia di sicurezza nazionale Usa diffusa dalla Casa Bianca, sabato è stato il magnate sudafricano a sentenziare su X: “L’Ue dovrebbe essere abolita e la sovranità restituita ai singoli Paesi, in modo che i governi possano rappresentare meglio i propri cittadini”. L’Ue cerca prima di abbassare i toni – “gli Stati Uniti sono ancora il nostro più grande alleato“, dice l’Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas, “penso che non siamo sempre stati d’accordo su diversi argomenti ma credo che il principio generale sia ancora valido. Siamo i più grandi alleati e dovremmo restare uniti” – ma poi risponde secca: “Per quanto riguarda decisioni relative all’Unione europea, queste vengono prese dall’Unione europea, per l’Unione europea, comprese quelle relative alla nostra autonomia normativa, alla protezione della libertà di espressione e all’ordine internazionale basato sulle regole”, afferma un portavoce della Commissione Ue aggiungendo che “il partenariato transatlantico è unico e, come sempre, gli alleati sono più forti insieme“.
Crosetto: “Trump ha chiarito che l’Europa non gli serve”
Il dibattito sui rapporti transatlantici si accende anche in Italia. “Trump ha semplicemente esplicitato che” l’Europa “gli serve poco o nulla”: così il ministro della Difesa Guido Crosetto prende atto che il ruolo dell’Europa non è più funzionale agli interessi di Washington. “Gli Usa hanno in corso una competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve essere letto in questo scenario“, è il ragionamento di Crosetto, secondo il quale “da 3 anni, in privato, incontri, riunioni dei ministri, interviste, dico ciò che ieri è stato codificato nella Strategia di Sicurezza Nazionale Usa e cioè che il rapporto con l’Ue sarebbe mutato e che le garanzie di difesa regalate dopo il ’45 sarebbero finite velocemente. Era chiaro, evidente“, scrive il ministro sui social, aggiungendo che “nel frattempo però la pessima notizia è che dovremmo (per me dovremo) pensare a ciò che finora ci avevano fornito ‘gratuitamente’, i nostri alleati statunitensi: la sicurezza, la difesa e la deterrenza“, e guardare ad altri partner “che ci possono aiutare nel percorso futuro (in Africa, Golfo, Asia, Sud America, Australia) per garantire e rafforzare la sicurezza economica, energetica e di approvvigionamenti strategici“. Una visione che sembra più pessimistica di quella espressa venerdì dalla premier Giorgia Meloni: “Non parlerei di un incrinarsi dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa”, aveva detto, perché la posizione Usa rispecchia solo “quello che alcuni di noi hanno avuto il coraggio di definire molto tempo fa un processo storico inevitabile. Cioè che l’Europa a un certo punto deve capire che se vuole essere grande, deve essere capace di difendersi da sola, e non può dipendere dagli altri”.
Le critiche delle opposizioni al governo
In ogni caso, contro la postura del governo nei confronti dell’alleato americano si schiera l’opposizione: “La ‘dottrina Trump’, emersa dalla strategia di sicurezza nazionale, rappresenta un attacco senza precedenti all’Europa. Oggi Musk esplicita il pensiero, dicendo che l’Ue va abolita e che la sovranità deve tornare agli Stati”, commenta Peppe Provenzano, responsabile esteri del Pd, segnalando che “una parte delle élite politiche europee sta dando ragione a Trump” e “nella prima linea trumpista, purtroppo, c’è il Governo italiano“.
“La destra che governa l’Italia, invece di rispondere a Trump che parla di dissoluzione dell’Europa, acconsente e sostiene le politiche Usa su armi, clima e contro l’Ue, trasformando l’Italia nel 51esimo Stato degli Usa e gli italiani in sudditi”, attacca Angelo Bonelli, parlamentare Avs, mentre il segretario di +Europa Riccardo Magi sottolinea: “Ieri Trump che dice che l’Ue è inutile, oggi Musk che invoca la fine dell’Unione europea: insieme a Putin che da anni cerca di minare le basi della democrazia europea fanno proprio un bel quadretto, con il governo italiano, tra Meloni trumpian-muskiana e Salvini putiniano, che rappresenta il ventre molle dell’Europa“.
Il nodo del decreto sulle armi a Kiev
Governo e maggioranza, intanto, devono scogliere il nodo del rinnovo del decreto che proroga le armi all’Ucraina. Meloni ha assicurato che la linea della “deterrenza” non cambia fino a quando ci sarà ancora la guerra di aggressione russa, ma la Lega non ha sciolto ancora le riserve. “Io credo che in una coalizione, tanto più se coesa come la nostra, ci possano essere accenti e anche sensibilità differenti, è legittimo”, ammette il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, “ma come anche Salvini sa, il ruolo della politica non è solo l’ascolto delle richieste dei cittadini, la comprensione dei loro bisogni, ma è anche fare da guida, e spiegare perché si fanno certe scelte”. Dall’opposizione, sono anche i riformisti del Pd a spingere: “Il momento è grave, si approvi velocemente il pacchetto di aiuti all’Ucraina”, afferma il presidente del Copasir Lorenzo Guerini, perché “le liti nel governo rischiano di far perdere credibilità all’Italia e di indebolire l’Europa, finendo per fare il gioco di Putin”.
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