Vino, Mediobanca: nel 2024 rapporto tra export e consumi al 46,6%
Milano, 27 mag. (askanews) – Cresce l’internazionalizzazione del vino: oggi quasi una bottiglia su due viene consumata in un Paese diverso da quello che l’ha prodotta: il rapporto tra export e consumi è infatti passato dal 27% del 2000 al 46,6% del 2024. E’ quanto emerge dall'”Indagine sul settore vinicolo in Italia” realizzata dall’Area Studi di Mediobanca.
Il 2024 dei maggiori produttori italiani di vino ha chiuso senza variazioni significative (+0,3% sul 2023) con un maggiore aumento sul mercato estero (+0,7%). Spiccano le buone performance oltreconfine dei vini frizzanti (+9,1%). L’Ebit margin ha riportato un aumento di 0,5 punti percentuali sul 2023, il rapporto tra il risultato netto e il fatturato di 0,2 punti. Nel 2024, in diminuzione del 2,5% i quantitativi venduti su tutti i canali, ma si registra un +4,1% degli spumanti. Perdono quota le vendite on premise: -4,9% sul 2023 il valore dell’Horeca che raggiunge il 17,6% del mercato e -8,4% enoteche e wine bar (market share al 5,7%). In leggero aumento le vendite dirette (+1,3% sul 2023) che si attestano all’8,2% del mercato. Enoturismo in crescita nel 2024: +9% sul 2023 i ricavi; visite in cantina offerte dai tre quarti delle aziende.
I vini biologici hanno raggiunto il 5% del mercato (-2,6% le vendite), in crescita i vini naturali (+4,2%, 1,9% di market share) e vegani (+31,7%, m.s. dello 0,9%). La presenza di report dedicati alla sostenibilità interessa il 60% delle aziende e nel 16,7% dei casi esiste un manager con carica esclusiva in tema ESG. Più frequente, invece, che se ne occupi un manager che ha anche altre funzioni aziendali (38,2% degli operatori) o direttamente il presidente, l’Ad o il Dg (circa 25% delle aziende).
Complessivamente, lo studio di Mediobanca indica che nel 2024 la produzione mondiale di vino è stimata in 226 milioni di ettolitri, in calo del 4,8% sul 2023 mentre i consumi si attestano a 214 milioni di ettolitri (-3,3%). L’Italia è in controtendenza: +15,1% nella produzione rispetto al 2023 (posizionandosi in testa alla classifica) e +0,1% nei consumi, con 37,8 litri pro-capite all’anno. In attivo anche il saldo commerciale: in 20 anni è cresciuto a un tasso medio annuo del 5,5%, passando da 2,6 miliardi di euro del 2004 ai 7,5 nel 2024. L’Italia è, inoltre, il primo esportatore di vino per quantità (21,7 milioni di ettolitri nel 2024) e il secondo per valore con 8,1 miliardi di euro, dietro solo agli 11,7 miliardi della Francia.
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