2026, segnali di ripresa? Secondo Drop, un’onda che si cavalca solo con il giusto mindset

Dicembre 12, 2025 - 00:43
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2026, segnali di ripresa? Secondo Drop, un’onda che si cavalca solo con il giusto mindset
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Dopo cinque anni di shock sistemici, le aziende si dividono in due categorie: chi aspetta che passi la tempesta e chi costruisce navi migliori. Ne parliamo con Alfredo Celiberti, CEO e founder di Drop | e-business & love!.

Non serve retorica per descrivere cosa è successo dal 2020 in poi, ci dice Celiberti quando gli chiediamo di fare il punto sulla situazione. “Il business ha subìto colpi che una volta sarebbero bastati per un’intera generazione: Covid, rimbalzo euforico, crisi geopolitiche, la questione Russia-Ucraina che ha fatto crollare la percezione di pace europea, tensioni in Medio Oriente. E poi la crisi del lusso, che non è solo questione economica, ma cambio culturale profondo nei consumi. L’avvento dell’AI generativa, che non è un tool, ma un game changer sistemico. Il cybercrime, un’Europa schiacciata tra USA e Cina, con una crisi di identità evidente e tendenze sovraniste in ascesa”.

Il risultato? “Stordimento generale”, sintetizza Celiberti. “Da fine 2024 fino ad agosto 2025 abbiamo visto un mercato incerto, emotivo, spesso ridotto. Progetti di respiro limitato, budget contratti, richieste di ROI a brevissimo termine. Gare lanciate e chiuse senza esito. Ripensamenti continui. La sensazione permanente era che qualsiasi operazione fosse ‘pro tempore’, nell’attesa di qualcosa che doveva ancora succedere ma di cui nessuno conosceva i contorni. L’Istat lo conferma: la business confidence italiana ha toccato i minimi dal 2020… ma dall’estate mostra un’inversione di tendenza”.

Fonte: tradingeconomics.com

Recentemente qualcosa sta iniziando a cambiare?, gli chiediamo. “Sì, da settembre appunto qualcosa è cambiato. Forse ha fatto da spartiacque l’estate: è subentrato una sorta di adattamento darwiniano. Le sollecitazioni e l’incertezza stanno diventando la nuova normalità. Il mercato si sta abituando a questo nuovo mondo.” In questa situazione mobile emerge una biforcazione netta: da un lato chi resta incerto, in crisi, paralizzato; dall’altro chi sta ripartendo con un approccio completamente diverso.

Chi riparte oggi lo fa con pragmatismo chirurgico, spiega Celiberti: spending review sui costi superflui, rivalutazione dell’outsourcing rispetto ai team interni sovradimensionati o destabilizzati da un turnover turbolento, revisione dei processi alla luce dell’AI (finalmente non più solo buzzword), ricerca di flessibilità e controllo contemporaneamente. “Un paradosso solo apparente”, precisa. “Vogliono soluzioni modulari, ma che possano governare. Non cercano più di default il ‘best player’ del mercato, ma studiano soluzioni smart. Chi rilancia oggi arriva preparato alla prossima ripresa”.

Per muoversi in maniera intelligente e cavalcare la nuova onda, secondo Celiberti servono tre requisiti fondamentali: investire sui processi e non tout court sulla tecnologia, saper ascoltare un mercato che cambia, adottare nuovi modelli organizzativi. Ed è proprio su quest’ultimo punto che si sofferma con particolare enfasi: “Insisto spesso sul tema organizzazione perché è grazie ai nuovi modelli fluidi, orizzontali che le aziende oggi possono fornire quella apertura al cambiamento, quella capacità di adattamento impossibile nelle armate organizzate militarmente. L’adozione di un modello orizzontale, derivato ad esempio dall’Holacracy o dal Self Management, permette alle organizzazioni di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e alle nuove sfide, in quanto le decisioni vengono prese più velocemente e più vicino al punto d’azione, superando la lentezza delle gerarchie tradizionali. Responsabilità distribuita e chiarezza dei ruoli dinamici facilitano l’innovazione continua e la prontezza al cambiamento quotidiano”.

L’esempio concreto arriva dalla sua esperienza diretta: “In Drop abbiamo scelto da anni di lavorare in squadre che si compongono dinamicamente e che collaborano l’una con l’altra, a volte coinvolgendo altre unità del gruppo Horsa. Questo ci permette di essere veloci, adeguati, appassionati sperimentatori ogni giorno. Abbiamo distrutto un apparato fatto di regole e processi per creare un’organizzazione organica, basata su fiducia, commitment, democrazia. Questo ci fa sentire molto pronti per questo futuro, speriamo, di ripartenza”.

 

Drop | e-business & love! è un e-commerce provider con 25 anni di esperienza in advisory, progettazione, sviluppo e gestione di architetture e soluzioni e-commerce omnichannel, B2B e B2C. Drop accompagna brand e aziende in uno scenario che, dall’e-commerce, si sta muovendo velocemente verso un “commerce” totalmente integrato. L’azienda è parte del gruppo Horsa, realtà ICT italiana che progetta, implementa e governa soluzioni IT destinate alle imprese. Una realtà di oltre 3.000 persone a coprire tutti i fronti commerce e martech: CRM, CDP, Data & Analytics, Cloud & Security, AI, ecc.

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Redazione Redazione Eventi e News