A “Che ci faccio qui” il santuario “Capra libera tutti” e la storia del borgo “Tutto è vita”, che accoglie i malati terminali

Giugno 11, 2025 - 05:00
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A “Che ci faccio qui” il santuario “Capra libera tutti” e la storia del borgo “Tutto è vita”, che accoglie i malati terminali

Martedì 10 giugno, alle 21.20 su Rai 3, torna “Che ci faccio qui”, la trasmissione condotta da Domenico Iannacone e prodotta da Ruvido Produzioni. La puntata affronta il mistero della vita e della morte, esplorando il valore della cura verso ogni forma vivente, facendolo diventare gesto politico, atto etico, scelta di bellezza. A distanza di anni, Domenico Iannacone ritorna al santuario “Capra Libera Tutti”, a Nerola, alle porte di Roma, dove Massimo Manni, ex allevatore, ha deciso di interrompere la catena dello sfruttamento per dare rifugio a più di 600 animali salvati dalla macellazione. In questo spazio liberato, dove il concetto di produzione ha lasciato il posto a quello di relazione, ogni vita viene accolta, rispettata, nominata. Un atto radicale di riparazione e di amore.
Accanto agli animali, le piante, che con la loro silenziosa intelligenza, rivelano un altro modo di abitare il mondo. Stefano Mancuso, docente all’Università di Firenze e direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale, mostra come la natura sappia organizzarsi, comunicare e sostenersi reciprocamente. Una rete invisibile ma reale, che parla di comunità e di cooperazione.
E c’è chi, nel momento estremo dell’esistenza, sceglie di accompagnare con consapevolezza chi affronta la morte. Guidalberto Bormolini, sacerdote e tanatologo, è anche ex falegname, liutaio e fabbro. Attraverso la comunità spirituale dei Ricostruttori nella preghiera, ha ricostruito insieme ai volontari sulle colline di Prato, il borgo “Tutto è vita”: un luogo per anni abbandonato, pensato per accogliere i malati terminali e i loro familiari. Qui il cammino spirituale si intreccia con il lavoro manuale e la cura degli spazi, in un’opera capace di trasformare il dolore in presenza e l’angoscia in ascolto e attenzione.
Con “Parlami di te”, Domenico Iannacone, compone un mosaico di storie che tendono l’una verso l’altra, unite da un filo invisibile ma potente: la volontà di prendersi cura della vita in ogni sua forma, fino all’ultimo respiro.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia