Aeffe chiude il primo semestre in calo del 27,8%. Marco Gobbetti entra nel cda

Agosto 3, 2025 - 03:30
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Aeffe chiude il primo semestre in calo del 27,8%. Marco Gobbetti entra nel cda
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Il Gruppo Aeffe ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi pari a 100 milioni di euro, in calo del 27,8% a tassi di cambio correnti (-27,7% a tassi di cambio costanti) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Le vendite interne dell’azienda romagnola cui fanno capo i brand Alberta Ferretti, Moschino e Pollini, un’incidenza del 39,6% sul fatturato, hanno riportato un decremento del 31,3%, attestandosi a 39,6 milioni di euro: il canale wholesale ha registrato una decrescita del 36%, mentre il canale retail ha segnato un calo del 13 per cento. Le vendite in Europa, con un’incidenza sul fatturato del 32%, hanno riportato un decremento del 24% attestandosi a 32 milioni di euro. In Asia e nel resto del mondo il gruppo ha conseguito ricavi per 22,5 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 22,5%, in calo del 28,2% (-27,6% a campi costanti) rispetto al 2024. L’Americam con un’incidenza sul fatturato del 5,9%, ha registrato un decremento del 21,1% (-20,6% a cambi costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a 64,9 milioni, al lordo delle elisioni tra le due divisioni, registrando un decremento del 31,0% a cambi correnti (-30,8% a cambi costanti). Le vendite della divisione calzature e pelletteria sono state di 45,9 milioni al lordo delle elisioni tra le due divisioni, in calo del 18,7 per cento.

I ricavi del canale wholesale, che rappresenta il 64,4% del fatturato, pari a 64,4 milioni di euro, sono calati del 29,7% nel primo semestre; il canale retail che rappresenta il 34,1% delle vendite, pari a 34,1 milioni di euro, ha subito una flessione del 18,7% (-18,4% a tassi di cambio costanti). I ricavi per royalties ammontano a 1,5 milioni di euro e rappresentano l’1,5% del fatturato consolidato, in decrescita del 69,4 per cento.

L’ebitda, rettificato per le sole perdite su cambi infragruppo, negativo pari a 6,9 milioni di euro rispetto all’ebitda di 0,4 milioni del 2024, invece l’ebitda consolidato reported, è negativo per 11,2 milioni di euro.
La marginalità del semestre è diminuita principalmente a seguito della contrazione dei ricavi. Per la divisione prêt-à-porter l’ebitda del 2025 è stato negativo per 11,2 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni negativi del 2024. Per la divisione calzature e pelletteria l’ebitda è stato di zero milioni, rispetto ai 3,6 milioni positivi del 2024. L’ebit consolidato è negativo per 25,4 milioni di euro rispetto ai 15,8 milioni del 2024. La perdita netta di gruppo ammonta a 28,5 milioni di euro rispetto alla perdita di 20,4 milioni del 2024.

La situazione patrimoniale e finanziaria del gruppo al 30 giugno 2025 presenta un patrimonio netto di 72 milioni di euro (59 milioni al 30 giugno 2024) e un indebitamento di 95,7 milioni al netto dell’effetto IFRS 16 (135,2 milioni al 30 giugno 2024).

Il gruppo Aeffe ha inoltre comunicato le dimissioni di Roberto Lugano dalla carica di amministratore e l’ingresso di Marco Gobbetti nel cda come amministratore non indipendente. “In una fase di necessario riallineamento strategico per i brand che hanno visto il recente insediamento, rispettivamente, di Lorenzo Serafini per Alberta Ferretti e di Adrian Appiolaza per Moschino e di transizione del Gruppo in un momento tanto complesso a livello internazionale, sono felice di poter avere al mio fianco Marco, che potrà certamente contribuire in modo importante e significativo nella definizione di strategie di rilancio dei nostri marchi, così come all’attuazione di nuove partnership strategiche per il Gruppo”, ha dichiarato in una nota Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe.

Gobbetti ha ricoperto nel gruppo Lvmh il ruolo di CEO di Givenchy e di Celine per poi assumere la guida di Burberry. Il suo ultimo incarico, cessato nello scorso mese di marzo, lo ha visto amministratore delegato e direttore generale di Ferragamo. All’inizio della sua carriera è stato amministratore delegato di Moschino (1993-2004). Il manager è stato incaricato dal cda di supportare il presidente e l’AD, e le funzioni aziendali, nell’elaborazione di strategie di crescita e rafforzamento del gruppo e dei suoi marchi, anche, ove si manifestino opportunità, attraverso partnership strategiche.

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Redazione Redazione Eventi e News