ALESSANDRO BORGHESE 4 RISTORANTI fa tappa a CHIOGGIA, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW
Piccoli canali, ponti antichi e calli pittoresche: è Chioggia la seconda tappa del ciclo di Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Nella puntata di domenica 28 dicembre, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, lo chef Alessandro Borghese va alla scoperta delle radici culinarie di una delle città marinare più antiche d’Italia, un borgo che vanta una lunghissima tradizione di pesca, testimoniata anche dallo storico mercato del pesce.
Detta anche la “piccola Venezia” per i suoi canali, Chioggia è un’affascinante cittadina lagunare legata indissolubilmente al mare. La nuova puntata della produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia testimonia come la cucina chioggiotta sposi perfettamente questa tradizione: le sarde in saor, le moeche fritte, le bibarasse e i peoci in cassopipa sono solo alcuni dei numerosi piatti a base di pesce che impreziosiscono i menù dei ristoranti della città, sia tra le antiche calli del centro storico che nella più moderna zona balneare di Sottomarina. Tra bacari dall’atmosfera rustica e informale che offrono i piatti della tradizione, e locali moderni per un’esperienza più sofisticata con proposte creative e gourmet, lo chef Alessandro Borghese avrà un compito non semplicissimo: eleggere il miglior ristorante di pesce di Chioggia.
In questa nuova tappa del viaggio di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti”, attesa per domenica 28 dicembre alle 21:15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go, i 4 locali in gara sono “La Taverna di Nadia e Felice” di Felice; il “Ristorante All’Arena” di Alessio; il “Ristorante Alberto Capo” di Alberto e “Bacaro La Baia dei Porci” di Cristina.
Le regole del gioco non cambiano: quattro ristoratori, con una caratteristica o un aspetto in comune, gareggiano a colpi di gusto e originalità per aggiudicarsi il titolo di migliore in una determinata categoria e ottenere l’iconico “dieci” dello chef. Ciascun concorrente invita nel proprio locale i tre sfidanti accompagnati dallo chef Borghese, che per prima cosa si occupa di ispezionare attentamente la cucina per assicurarsi che gli elevati standard di pulizia e ordine siano rispettati. La scrupolosa valutazione prosegue poi durante il pasto, quando il personale viene valutato su accoglienza, servizio e preparazione.
I commensali prima commentano i piatti che assaggiano e poi stilano la propria pagella assegnando un punteggio da 0 a 10 a location, menu, servizio e conto, oltre alla quinta categoria, lo special, differente in ciascuna puntata. Tutti e quattro gli sfidanti, infatti, devono cimentarsi nello stesso piatto o ingrediente, tematico di quella particolare puntata e rappresentativo del territorio di riferimento, per dar vita a un confronto ancora più diretto. A Chioggia non potranno che sfidarsi sulla “luserna incovercià”, espressione dialettale veneta che indica la gallinella di mare e la particolare tecnica di cottura utilizzata, che consiste nel coprire e riscaldare il pesce grigliato il giorno precedente con aceto e limone, così da limitare lo spreco.
Le votazioni rimangono segrete fino a quando i quattro ristoratori non tornano a riunirsi allo stesso tavolo per il confronto finale: qui svelano i propri giudizi e discutono a carte scoperte su ogni aspetto della gara. I voti di chef Borghese, invece, vengono svelati alla fine perché, come da tradizione, possono confermare o ribaltare la classifica. Il vincitore di ogni puntata, poi, oltre all’ambitissimo titolo di miglior ristorante, riceve un contributo economico da investire nella propria attività.
Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso il “bollino” #Ale4Ristoranti esposto all’esterno per creare una rete di locali testati da chi se ne intende, i ristoratori stessi.
L’undicesimo viaggio gastronomico di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” è appena cominciato e dopo Chioggia proseguirà il suo percorso lungo tutta la penisola passando per Cefalù, la provincia di Macerata, il Litorale romano, le pendici dell’Etna, Pisa, il Gran Sasso, Taranto, la provincia di Modena, Reggio Calabria e Torino.
EPISODIO 2 – IL MIGLIOR RISTORANTE DI PESCE DI CHIOGGIA
- Felice per La Taverna di Nadia e Felice, locale curato e accogliente, situato nel centro storico di Chioggia. Presenta esterni più rustici dall’aria retrò, mentre gli interni sono moderni e raffinati, rinnovati recentemente, con pareti azzurre che evocano il mare. Felice è titolare e chef del locale, che gestisce con sua moglie dal 2009, la sua cucina è semplice e fondata sulla tradizione e la materia prima.
- Alessio per il Ristorante All’Arena, situato a Chioggia Sottomarina davanti a una delle spiagge più grandi d’Italia fra laguna e mare, come suggerisce il nome. L’ambiente è su due livelli e lo stile minimale sui toni del bianco evoca una località di mare. Alessio, titolare e chef del locale aperto nel 2004, ha un carattere fumantino soprattutto quando si tratta del suo ristorante. Propone una cucina “quotidiana”, improntata sul mercato e sulle pesche sostenibili, che rispetta la tradizione ma guarda al futuro.
- Alberto per il Ristorante Alberto Capo, locale con alle spalle più di 70 anni di storia, situato in una delle piazzette più note della città. Qualche anno fa è stato fatto un restyling al locale per rendere la location più curata ed elegante. La sala e il dehors sono ampi e offrono una vista sul mare e sul canale. Alberto ha un animo da leader ed è sicuro della superiorità del suo locale rispetto al panorama dei ristoranti di Chioggia. Propone una cucina tipica chioggiotta, basata esclusivamente sul pesce fresco, con un tocco contemporaneo e innovativo
- Cristina per il Bacaro La Baia dei Porci, ristorante situato in una delle principali piazze del centro storico, con 22 coperti e un dehors sia davanti che nella calle laterale. Cristina, titolare e responsabile di sala dal carattere solare e scherzoso, ha arredato personalmente tutta la location con foto antiche e oggetti vintage per rendere l’ambiente caldo e accogliente. Il marito Andrea, chef del ristorante, propone una cucina semplice e tradizionale ma contaminata dai gusti e dai prodotti che hanno incontrato nelle città dove hanno vissuto.
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