Algeria: emissione di sukuk sovrani in fase avanzata, debutto previsto entro fine giugno

L’Algeria si prepara a lanciare il suo primo sukuk sovrano, con l’emissione che ha ormai raggiunto una fase “molto avanzata” e potrebbe essere completata entro la fine di giugno. Lo ha annunciato Rizika Miqati, direttrice dell’indebitamento pubblico presso il ministero delle Finanze, intervenendo a una sessione tematica nell’ambito delle riunioni annuali della Banca islamica di sviluppo (Isdb), in corso ad Algeri. I sukuk, certificati finanziari conformi alla legge islamica (sharia), sono strumenti alternativi alle obbligazioni tradizionali che, invece di pagare interessi, garantiscono ai sottoscrittori una quota degli utili generati da un bene o da un progetto. Questi titoli sono concepiti per mobilitare capitali e sostenere progetti di sviluppo rispettando i principi della finanza islamica, che vietano la speculazione e il tasso d’interesse.

L’emissione sarà resa possibile da un articolo della Legge finanziaria 2025, che per la prima volta autorizza il ministero delle Finanze a ricorrere a questo strumento, con la possibilità di coinvolgere investitori sia privati sia istituzionali. I sukuk, ha spiegato Miqati, saranno destinati a finanziare infrastrutture pubbliche a vocazione commerciale e godranno di incentivi fiscali significativi: esenzione dall’Imposta sul reddito globale (Irg) e sull’utile delle società (Ibs) per cinque anni, oltre alla soppressione delle tasse di registrazione e pubblicità immobiliare per lo stesso periodo. Per assicurare la riuscita dell’operazione, è stato istituito un comitato tecnico congiunto composto da rappresentanti del ministero delle Finanze e del settore bancario, incaricato di predisporre l’emissione iniziale sotto forma di sukuk “Ijara” (basati sul leasing), considerati tra i più semplici e diffusi.

Miqati ha elogiato il supporto tecnico fornito dalla Banca islamica di sviluppo nella revisione del quadro giuridico, ritenuto essenziale per garantire trasparenza e attrattività. L’obiettivo è ampliare la base degli investitori, rafforzare il mercato finanziario e creare nuove fonti di finanziamento per il bilancio statale, in un contesto di rilancio dell’economia post-pandemia. Sufyan Mazari, presidente del comitato di finanza islamica dell’Associazione professionale delle banche algerine, ha definito i sukuk “una leva strategica” per mobilitare il risparmio nazionale e diversificare le fonti di finanziamento. Dello stesso avviso Muhammad Boujalal, membro del Consiglio islamico supremo, secondo cui l’introduzione di questo strumento segna un “salto qualitativo” nel percorso verso una maggiore inclusione finanziaria e la valorizzazione della finanza islamica in Algeria.

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