Carceri al collasso, l’appello del Vaticano al governo per l’amnistia nell’anno del Giubileo: la “cristiana” Meloni tace

Dicembre 13, 2025 - 06:02
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Carceri al collasso, l’appello del Vaticano al governo per l’amnistia nell’anno del Giubileo: la “cristiana” Meloni tace

Chissà se la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si ricorderà delle parole pronunciate nel 2019 dal palco del centrodestra di piazza San Giovanni, a Roma, quando davanti alla folla urlava e rivendicava di essere “donna, cristiana e madre

Perché oggi a chiedere un atto di cristiana clemenza è monsignor Rino Fisichella, delegato dell’Anno Santo, che torna a ricordare gli appelli in favore degli ultimi, i detenuti, del compianto Papa Francesco.

L’arcivescovo lo ha fatto nel giorno in cui si inaugura a Roma Giubileo dei Detenuti, che culminerà domenica con la celebrazione della messa presieduta da Papa Leone XIV nella Basilica di San Pietro, che onorerà così l’iniziativa fortemente voluta dal suo predecessore.

Monsignor Fisichella si è rivolto nuovamente alla politica affinché “almeno in questo anno giubilare si possano spalancare prospettive che portino a quello che papa Francesco chiedeva all’inizio del Giubileo, forme di amnistia e di liberazione”.

Parole che arrivano dopo che l’arcivescovo, lo ha rivelato lo stesso delegato dell’Anno Santo all’agenzia Ansa, è venuto a sapere dell’ennesima morte in carcere, quella di una donna nel penitenziario romano di Rebibbia “mentre con diversi magistrati avevamo iniziato un convegno sulle carceri”. Una notizia “veramente triste che ci porta però ancora una volta a verificare qual è lo stato di disagio, sofferenza, mancanza di dignità in cui vivono i detenuti”.

Ma se proprio la premier non ha intenzione di recepire gli appelli che arrivano dal Vaticano, Meloni potrebbe semplicemente ascoltare la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa. Il co-fondatore di Fratelli d’Italia non si arrende e nel tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare ha nuovamente sollecitato la sua maggioranza a firmare un provvedimento che alleggerisca nel breve termine la situazione di insostenibile affollamento nelle carceri.

Un mini-indulto di Natale che aveva già incassato il “no” dei suoi stessi colleghi di partito, a partire dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Per questo La Russa rilancia: “Visto che mi hanno detto di no, c’è un’altra strada: allarghiamo i criteri per gli arresti domiciliari, subito, prima di Natale”. La Russa sul punto tira dritto con ostinazione: “Ogni volta che parlo dei detenuti prendo uno schiaffo in faccia, ma non metto la testa sotto la sabbia”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia