Cina-Usa: scambi di accuse durante un evento della Camera di commercio a Shanghai

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina sono riaffiorate oggi, durante un evento organizzato dalla Camera di commercio americana (AmCham) a Shanghai, dove rappresentanti dei due Paesi si sono scambiati dure accuse a margine di una celebrazione per il 110mo anniversario dell’organizzazione. L’evento, riporta il quotidiano “The Straits Times”, ha offerto l’occasione alla Camera per sollecitare maggiore certezza normativa da entrambe le parti a beneficio delle aziende statunitensi operanti in Cina. Il console generale degli Stati Uniti a Shanghai, Scott Walker, ha denunciato uno squilibrio di lunga data nei rapporti economici tra Washington e Pechino, definendoli “non reciproci” e affermando che “è tempo di porre fine alle azioni discriminatorie e alle ritorsioni contro le aziende Usa in Cina”. A stretto giro è arrivata la replica di Chen Jing, dirigente del Partito comunista di Shanghai e presidente dell’Associazione del popolo di Shanghai per l’amicizia con i Paesi stranieri. Chen ha definito le osservazioni del diplomatico statunitense “pregiudizievoli, infondate e in contrasto con lo spirito della telefonata tra i nostri capi di Stato avvenuta ieri sera”.

Lo scambio verbale riflette il perdurare delle tensioni tra le due maggiori economie mondiali, sullo sfondo di una guerra commerciale mai realmente sopita. Ieri, 5 giugno, il presidente statunitense Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping si sono parlati al telefono per discutere dei crescenti attriti, in particolare legati alla contesa sulle terre rare. Secondo Trump, i due leader hanno concordato di proseguire i colloqui. Il confronto arriva in un momento delicato: il 12 maggio, le due parti avevano raggiunto un’intesa temporanea di 90 giorni per attenuare i dazi doganali imposti reciprocamente, ma l’accordo non ha affrontato le questioni strutturali che minano il rapporto bilaterale. Trump ha inoltre accusato Pechino di aver violato gli impegni presi. A margine dell’evento, Eric Zheng, presidente di AmCham Shanghai – che rappresenta oltre 1.000 imprese statunitensi attive nella regione – ha dichiarato ai giornalisti che molte aziende hanno sospeso i processi decisionali a causa del clima d’incertezza. “Le imprese hanno bisogno di dichiarazioni più chiare e durature da entrambe le parti per sentirsi tutelate”, ha affermato. “La nostra priorità è ottenere un po’ di certezza dai due governi, in modo da poter pianificare con maggiore fiducia”.

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