Diabete: in Lombardia accedere alle nuove tecnologie per il controllo dei livelli glicemici sarà più facile

Maggio 1, 2025 - 02:00
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Diabete: in Lombardia accedere alle nuove tecnologie per il controllo dei livelli glicemici sarà più facile

Maggior facilità di accesso grazie al principio di prossimità. Il ruolo delle farmacie del territorio. L’orientamento della Giunta nella direzione dell’innalzamento della risposta sanitaria. Il quadro epidemiologico lombardo richiede scelte organizzative e gestionali che poggino sul contributo integrato di medici di medicina generale, diabetologi, infermieri e farmacisti territoriali.

 

 

Buone notizie per i pazienti diabetici residenti in Lombardia: la Giunta regionale della Lombardia che, a seguito di un ordine del giorno del Consiglio regionale dello scorso anno, si accinge a dare il via libera alla distribuzione in farmacia dei dispositivi per il monitoraggio della glicemia.

Si tratta di una scelta che poggia sul principio della prossimità e della facilità di accesso ai nuovi dispositivi Flash Glucose Monitoring, FGM, e Continuos Glucose Monitoring, CGM, per il controllo dei livelli glicemici nel sangue.

I dispositivi per il monitoraggio continuo sono cerotti da applicare al braccio con micro aghi che comunicano al sensore i livelli di glucosio nei capillari della pelle.

Una app installata sul telefono permette di visualizzare i valori in tempo reale e di tenere traccia delle variazioni nel corso delle 24 ore. Nati per supportare i pazienti con diabete di tipo I, migliorando la gestione della malattia e la qualità di vita, i dispositivi sono ora diffusi anche tra chi è affetto da tipo II.

“Regione Lombardia è stata la prima a concedere il rimborso del monitoraggio continuo della glicemia anche per chi si somministra una sola iniezione di insulina o assume esclusivamente farmaci orali, ma ha bisogno di un controllo glicemico più accurato”, ha detto il Dott. Stefano Genovese, Responsabile Unità di diabetologia, Endocrinologia e Malattie Metaboliche, IRCCS Cardiologico Monzino e Referente Scientifico dell’Intergruppo Consiliare “Diabete, obesità e stili di vita.

“Questa decisione rappresenta un passo avanti importante nel percorso di miglioramento dell’assistenza sanitaria alle persone con diabete”.

Le ragioni della scelta che il Consiglio regionale sta per adottare sono state al centro di un forum promosso dalla rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief (IHPB), con il supporto non condizionante di Abbott, sul tema Prossimità in Lombardia: innovare nella gestione del diabete tenutosi a Palazzo Pirelli con la partecipazione dei massimi vertici istituzionali della regione, di esponenti della comunità scientifica e delle associazioni dei pazienti.

Un momento di confronto e discussione che ha messo al centro le potenzialità offerte dalla cosiddetta “distribuzione per conto” nell’ambito delle cure di prossimità e il ruolo che, in questo senso, possono svolgere proprio le farmacie.

In questo contesto, sempre Genovese ha spiegato che “l’Italia è diventato un Paese a rischio moderato per le malattie cardiovascolari, nonostante da noi primeggi la dieta mediterranea, mentre altre nazioni, come la Gran Bretagna sono a rischio basso, perché lì si fa più attività fisica, già a partire dall’infanzia”.

“Proprio per bambini e adolescenti abbiamo dati allarmanti: nella fascia d’età tra gli 8 e i 15 anni il 25% di loro è i sovrappeso“, ha dichiarato Alessia Villa, Consigliere Regionale Lombardia dell’intergruppo consigliare Diabete, obesità e stili di vita. 

“L’approccio tecnologico con i dispositivi per il monitoraggio continuo sono stati una svolta epocale nella cura dei bambini, che per il 97% sono affetti da diabete di tipo I”, ha dichiarato Andrea Rigamonti, Referente regionale SIEDP.

“Consentono oggi di raggiungere risultati metabolici impensabili fino a cinque anni fa e le madri possono finalmente dormire la notte, perché al diabete ci pensa la tecnologia”.

“Nella nostra regione ci sono 578 mila diabetici di tipo II, con 50 mila nuovi casi ogni anno, il che significa che colpisce una persona ogni venti”, ha dichiarato Danilo Cereda, Dirigente Unità Organizzativa Prevenzione, Direzione Generale Welfare.

Nell’ambito del 5 per cento della popolazione italiana colpita dal diabete, la Lombardia è la regione italiana con il maggior numero assoluto di pazienti: uno ogni sette vive infatti nel territorio della regione e, secondo i dati elaborati dall’ATS Città Metropolitana di Milano, nel capoluogo lombardo sono oltre 180 mila le persone con diagnosi di diabete e, si stima, che siano circa 60 mila coloro che non sanno di averlo nella sola città di Milano.

Un quadro epidemiologico che, per lo specifico ambito sanitario del diabete, richiede anche la ridefinizione sul piano territoriale di un quadro organizzativo regionale che poggi sull’integrazione delle diverse figure- professionisti e mondo advocacy – impegnanti nel percorso di cura:

 

  • I medici di medicina generale ad oggi primo riferimento di risposta sanitaria e – come è emerso durante i lavori dell’evento – in futuro prescrittori delle tecnologie innovative per il monitoraggio della glicemia. Come previsto dalla delibera regionale XII/1827 del 31-01-2024.
  • Gli specialisti, cui compete di sovraintendere e orientare i percorsi di cura anche per ridurre l’insorgenza delle eventuali complicanze.
  • I farmacisti del territorio, importanti attori di un’assistenza concepita in una logica di prossimità.
  • Le associazioni delle persone con diabete sinergiche col sistema nel divulgare conoscenza ed expertise dell’innovazione.

Una logica organizzativa che può incidere positivamente sul miglioramento della qualità di vita delle persone con diabete con ricadute in termini di semplificazione e anche di sostenibilità economica per il Servizio Sanitario Regionale.

Come specificato, le farmacie giocano un ruolo fondamentale: “la gestione di una patologia cronica di grande impatto sociosanitario come il diabete necessita di un modello organizzativo che punti sulla prossimità per semplificare la quotidianità del paziente e migliorare la sua qualità di vita, ma anche come elemento di efficienza per il servizio sanitario”, ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI).

“La scelta di Regione Lombardia di introdurre la distribuzione per conto dei dispositivi medici per il monitoraggio della glicemia evidenzia il valore dell’apporto dei farmacisti di comunità nell’accompagnare il paziente cronico nel percorso di cura. La capillarità e il nostro essere sempre presenti sul territorio non solo facilita l’accesso all’assistenza, ma si combina con la relazione di fiducia con il paziente che permette al farmacista di attuare un approccio proattivo alla salute che abbraccia l’educazione sanitaria e il sostegno all’aderenza terapeutica, tutti elementi chiave per un buon controllo del diabete e per la prevenzione delle complicanze e, dunque, per il contenimento della spesa sanitaria”.

“Le farmacie, infatti, hanno una distribuzione capillare sul territorio, più delle Poste, delle caserme dei carabinieri e delle parrocchie: garantiscono servizi anche al cittadino che ha il diritto di vivere in aree rurali”.

“L’efficientamento dell’assistenza sanitaria deve essere orientato in tutte le direzioni – ha dichiarato il Dott. Marco Alparone, Assessore al Bilancio e Finanza della regione Lombardia- e in questa logica, le scelte politiche devono attribuire priorità, oltre che alla sostenibilità della spesa sanitaria, anche all’ all’identificazione di soluzioni organizzative e gestionali capaci di semplificare la quotidianità dei pazienti, come ad esempio quelli diabetici, che hanno diritto di accedere con facilità non solo alle terapie per il contrasto della patologia ma anche agli strumenti che ne consentono il controllo”

“La politica deve dimostrare la propria costante attenzione verso l’innalzamento della riposta sanitaria essendo capace di adottare nuove scelte di governance e organizzative che possano rendere rapidamente fruibili le soluzioni e le opportunità rese disponibili dall’innovazione”, ha dichiarato in proposito la Consigliera regionale Silvia Scurati, Coordinatrice dell’intergruppo consigliare Diabete, obesità e stili di vita.

 

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