Genova, tensioni al corteo dei metalmeccanici per ex Ilva: lanci di fumogeni
Tensioni davanti alla prefettura di Genova questa mattina dove è arrivato il corteo dei metalmeccanici. La manifestazione si tiene nel giorno dello sciopero generale al quale partecipano tutte le realtà industriali del capoluogo ligure in solidarietà con gli operai ex Ilva. La zona è stata blindata, con un maxi schieramento di forze dell’ordine, dagli accessi di via Roma e Corvetto con gli alari, le grate utilizzate in caso di ordine pubblico per chiudere ogni accesso a largo Lanfranco dove si trova il palazzo della prefettura. Il corteo è arrivato con uomini e mezzi dello stabilimento e trattori meccanici schierati all’interno del corteo partito questa mattina da Cornigliano.
Tensioni a corteo, polizia usa lacrimogeni
Dopo una mezz’ora dall’arrivo del corteo dei metalmeccanici in piazza Corvetto, nel giorno dello sciopero generale di categoria e al quarto giorno di stop dei lavoratori ex Ilva di Genova, che si oppongono al rischio chiusura dello stabilimento. Si chiedono certezze e garanzie al governo sulla continuità lavorativa e produttiva, nel momento più cupo della storia del gruppo siderurgico genovese che vede a rischio 1100 lavoratori. Intorno alle 11.30 all’arrivo del corteo il momento più teso, sotto la prefettura blindata da un ampio cordone di forze dell’ordine. Il gruppo di lavoratori, circa duemila in strada con i mezzi da lavoro, ha scardinato uno degli alari a protezione dell’area allestiti nell’ambito del dispositivo di ordine pubblico. Poi è partito un lancio di fumogeni con risposta di lacrimogeni e, dal lato dei manifestanti, un lancio di oggetti e uova. “Vogliamo solo lavorare”, il coro degli operai.
Il corteo a Brignole ma non occupa i binari
Cambio di rotta per il corteo dei metalmeccanici di Genova, dopo circa un’ora sotto la sede della prefettura in presidio, i lavoratori si sono spostati in direzione della stazione ferroviaria di Genova Brignole. Il gruppo ha occupato l’atrio dello scalo per poi dirigersi sul binario 2 e 3 al momento senza occupazione dei binari. “Siete voi, la rovina dell’Italia siete voi” il coro intonato dai lavoratori.
Lo sciopero generale a Genova a sostegno degli operai Ex Ilva
Il corteo dei metalmeccanici nel capoluogo ligure è partito al grido di “senza lavoro c’è l’agitazione” e dietro il maxi striscione “Genova lotta per l’industria”. I lavoratori ex Ilva di Genova sono in sciopero da lunedì per salvare l’occupazione. In piazza in solidarietà ci sono rappresentanze di Fincantieri, Leonardo e Ansaldo Energia. Il corteo si è radunato ai giardini Melis nel quartiere di Cornigliano ed è partito intorno alle 9:30 alla volta del centro città per arrivare fin sotto la prefettura. In un clima di attesa la richiesta al governo è quella di sbloccare l’invio almeno di 45.000 tonnellate di acciaio zincato per permettere di preservare le lavorazioni e garantire l’attività almeno fino a febbraio e verificare poi l’esistenza meno di un compratore per poter grazie riattiva la produzione.
Salis a corteo metalmeccanici: “Da Governo aspettiamo risposte”
Almeno duemila le presenze stimate questa mattina allo sciopero generale dei metalmeccanici di Genova che si stringono attorno ai colleghi dell’ex Ilva e alla vertenza sulla quale da lunedì le tute blu incrociano le braccia. In corteo anche la sindaca di Genova Silvia Salis che ha portato la sua solidarietà ai lavoratori dell’industria genovese. In riferimento alla vertenza ex Ilva, “a rischio – ha detto – c’è un pezzo dell’industria italiana. Chiederemo risposte e domani chiederò che la vertenza passi ad un tavolo con la regia della presidenza del Consiglio, perché finora non abbiamo avuto le risposte di cui avevamo bisogno sul futuro di questi lavoratori”.
Ex Ilva, De Palma (Fiom): “Oggi a Genova per sciopero metalmeccanici“
“Noi abbiamo scioperato quando c’era Arcelor Mittal e abbiamo permesso che fosse allontanata dalla gestione dell’azienda, dal momento che stava distruggendo gli impianti. Il punto è che oggi il piano che era stato presentato dal ministro Urso e che noi abbiamo condiviso, quello che prevedeva i tre impianti di Dri e i famosi quattro forni elettrici di cui uno a Genova, dalla sera alla mattina è stato cancellato. Ieri ho visto il ministro Urso parlare in Parlamento e dire che va tutto bene, tutto funziona. Ma non è così, la realtà è un’altra. Oggi c’è lo sciopero generale dei metalmeccanici a Genova con manifestazione, a cui partecipo anche io, come a Taranto sono stati fatti i picchetti e a Racconigi e a Novi Ligure gli scioperi e i cortei. Scioperiamo e manifestiamo perchè vogliamo tornare a lavorare sulla base del piano che il governo stesso insieme ai commissari aveva presentato”. Così Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, ai microfoni di Radio Anch’io di Radio 1.
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