Giansanti (Confagri): boschi sono risorsa strategica, investire
Roma, 28 mag. (askanews) – Si chiude con un bilancio positivo l’assemblea annuale del Cepf, la Confederazione europea dei proprietari forestali, che si è tenuta a Peccioli, in provincia di Pisa. La tre giorni di lavori ha visto la partecipazione di ospiti, relatori e stakeholder da oltre 35 Paesi accolti dal presidente del CEPF, Sven Erik Hammar. Hanno partecipato anche l’eurodeputato Francesco Torselli e il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni.
Oggi in Europa sono oltre 15 milioni i proprietari forestali e gestiscono circa 100 milioni di ettari di foreste, pari al 60% del patrimonio forestale dell’Unione Europea, due volte la superficie della Spagna. Il presidente di Confagricoltura e del Copa, Massimiliano Giansanti, intervenuto nella seconda giornata di lavori, ha sottolineato come le foreste rappresentino una risorsa troppo spesso sottovalutata, mentre il loro contributo alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo economico è fondamentale. “Le foreste – ha dichiarato – svolgono un ruolo essenziale nel processo di mitigazione climatica, grazie alla loro capacità di assorbire e trattenere il carbonio. Ma non basta salvaguardarle: è necessario promuoverne una gestione attiva e multifunzionale, valorizzando il lavoro dei proprietari forestali”.
Giansanti ha toccato anche alcuni temi strategici per il futuro del settore, a partire dalla necessità di rafforzare gli investimenti pubblici e privati per sostenere, tra l’altro, l’uso a cascata del legno, puntando sulle filiere di maggiore valore (edilizia e carpenteria) e su quelle energetiche, fondamentali per la diversificazione delle fonti. Il tutto senza trascurare la valorizzazione dei prodotti forestali non legnosi, come opportunità di reddito e leva per lo sviluppo della bioeconomia. “Dobbiamo cambiare paradigma – ha concluso Giansanti – e considerare le foreste non solo come un bene da tutelare, ma come una leva concreta di sviluppo sostenibile. È questo il messaggio che, come Confagricoltura, vogliamo portare avanti anche a livello europeo».
E dall’assemblea è arrivato un appello alle istituzioni UE perché riconoscano il ruolo centrale dei proprietari forestali nella definizione delle politiche ambientali e boschive, rafforzando il loro coinvolgimento nei processi decisionali, semplificando il quadro normativo, adattando i sostegni alle diverse realtà territoriali e strutturali, e valorizzare economicamente i servizi ecosistemici forniti dalle foreste, come il sequestro di carbonio, la tutela della biodiversità e la qualità dell’acqua. È stata poi ribadita la necessità di investire nella ricerca, nell’innovazione e nell’assistenza operativa e di abbandonare l’approccio uniforme, privilegiando soluzioni su misura, in linea con i principi di sussidiarietà e con le politiche forestali nazionali già esistenti.
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