I cambiamenti climatici accelerano l'inquinamento da microplastiche

Dicembre 5, 2025 - 12:00
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L'inquinamento da microplastiche va ridotto drasticamente: così scrive un gruppo di ricercatori dell'Imperial College di Londra in uno studio pubblicato su Frontiers in Science in cui viene trattata la correlazione tra inquinamento da plastica e cambiamenti climatici, "crisi concomitanti che si intensificano a vicenda". Gli autori richiamano l'attenzione sulla gravità della situazione e la necessità di agire il prima possibile per evitare danni ecologici irreversibili.

PROCESSI PIÚ RAPIDI

In sostanza, il climate change accelera la degradazione della plastica in microplastiche, favorendone così la dispersione nell'ambiente anche a grandi distanze. Considerando il costante aumento delle temperature, l'umidità e l'esposizione ai raggi UV da una parte e l'incremento della produzione di plastica dall'altra (cresciuto di 200 volte tra il 1950 e il 2023), la situazione non può che peggiorare ulteriormente se non si interviene eliminando la plastica monouso non essenziale, limitando la produzione di plastica vergine, migliorando il tasso di riciclo e puntando fermamente su una forma di economia circolare.

C'è la possibilità che le microplastiche, già presenti in ogni angolo del pianeta, abbiano un impatto maggiore su alcune specie nel tempo. Sia la crisi climatica che l'inquinamento da plastica, derivanti dall'eccessiva dipendenza della società dai combustibili fossili, potrebbero combinarsi per peggiorare un ambiente già stressato nel prossimo futuro - Stephanie Wright, School of Public Health dell'Imperial College


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Redazione Redazione Eventi e News