Lanvin Group in crisi: cerca un acquirente per tutti i marchi moda

A sei anni dall’acquisizione da parte del colosso cinese Fosun Fashion Group, e dal successivo cambio di nome legato alle acquisizioni nell’alto di gamma, Lanvin Group si trova in una crisi profonda che rischia di comprometterne definitivamente il rilancio. Fonti di settore parlano di un possibile sfaldamento del gruppo, oltre che di un danno d’immagine e di gestione tale da rendere difficile immaginare un ritorno alla centralità dei brand che ingloba, anche con un nuovo investitore alle spalle.
E Lanvin, la più antica maison francese ancora in attività, non è sola in questa sfida: secondo quanto risulta a MissTweed, che cita fonti bancarie, tutte le griffe in portafoglio, dall’austriaca Wolford agli italiani Sergio Rossi e Caruso, fino al marchio americano di maglieria St. John Knits, sarebbero ufficiosamente sul mercato, ma senza acquirenti all’orizzonte. Intanto, per fare cassa, il gruppo ha già iniziato a dismettere asset strategici, come fabbriche e immobili.
A rafforzare l’ipotesi di un possibile disfacimento del gruppo ci sono anche i dati relativi al 2024, anno definito dalla società come “di transizione” in vista del rilancio. Tuttavia, guardando ai dodici mesi, tutti i brand del gruppo hanno registrato performance negative, con cali a doppia cifra. A segnare l’andamento peggiore è Wolford, in calo del 31%, nonostante resti in valore assoluto il marchio più rilevante del portafoglio, con un fatturato di 87,7 milioni di euro.
In forte contrazione anche il marchio omonimo Lanvin (-26%, a quota 88 milioni di euro), che ha visto l’ingresso, dopo quasi un anno e mezzo dall’uscita di Bruno Sialelli, del nuovo direttore creativo Peter Copping. Oltre al suo insediamento e alla presentazione della prima collezione, la maison ha avviato un “riequilibrio della distribuzione e del retail network”.
Segue la label di calzature Sergio Rossi, che da quasi un anno ha accolto la nuova guida di Paul Andrew, ora in calo del 30% a 42 milioni di euro. St. John e Caruso, infine, mostrano “resilienza e stabilità”, con cali rispettivamente del 12% e del 7%, “a dimostrazione della loro clientela fidelizzata e del distintivo posizionamento di mercato”.
A dicembre del 2023 il consiglio di amministrazione del gruppo aveva inoltre annunciato un cambio al vertice, comunicando le dimissioni di Joann Cheng, allora founding chairman e CEO del gruppo, e la salita di Huang Zhen come chairman ed Eric Chan come nuovo CEO dell’azienda.
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