"Lettera a Jeff Bezos": dal mondo digitale nasce un manuale di relazioni umane

Maggio 29, 2025 - 18:00
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"Lettera a Jeff Bezos": dal mondo digitale nasce un manuale di relazioni umane
Lettera a Jeff Bezos uscirà il 5 giugno
Lettera a Jeff Bezos uscirà il 5 giugno Credits: FashionUnited, immagine generata con l'ausilio dell'Intelligenza artificiale

Amazon è il protagonista per antonomasia dell'ecommerce: quotidianamente i media dedicano spazio a questa azienda e ad altre realtà che, negli anni, sono state fautrici del cambiamento dell'economia, delle abitudini di acquisto delle persone e della trasformazione di segmenti di mercato. Evoluzioni, trasformazioni, rivoluzioni che, spesso, invitano a riflettere e a porsi delle domande. Si inserisce in questo ambito "Lettera a Jeff Bezos", primo libero di Marisandra Lizzi, che per quasi vent’anni ha lavorato per costruire l’immagine di Amazon in Italia, ideando le strategie che hanno portato l’azienda a farsi conoscere come simbolo dell’innovazione globale. Fondatrice e ceo di Mirandola Comunicazione, Lizzi ha lavorato a lungo accanto ad Amazon contribuendo alla costruzione della sua immagine in Italia e coordinato la comunicazione del team per la Trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio.

Il libro è stato scritto da Marisandra Lizzi
Il libro è stato scritto da Marisandra Lizzi Credits: Do It Human

Il libro, che nasce come manuale di relazioni umane, scandisce la storia d’amore tra l’autrice e il digitale al ritmo dei sedici principi: ogni capitolo si apre con il principio, attraversato nelle sue luci e nelle sue ombre, quindi riscritto da parte di Lizzi che consegna al lettore la lezione appresa.

Il mantra “non è mai abbastanza” spinge all’iperattività, al perfezionismo

Prendiamo per esempio il primo principio di Amazon: pensare in piccolo è una profezia che si autoavvera. I leader creano e comunicano una direzione coraggiosa che ispira risultati. Pensano in modo originale e si prodigano per trovare nuove modalità per servire i clienti. "Pensare in grande è un atto di espansione. Ci chiede di superare i confini che ci siamo imposti e di immaginare un futuro che ancora non esiste. È la capacità di aprirsi al possibile, di percepire con chiarezza la propria unicità e osare da lì. Non si tratta solo di ambizione, ma di allineamento tra visione e vocazione", scrive Lizzi che aggiunge, però: "pensare in grande è un alibi per inseguire traguardi sempre più lontani, perdere contatto con il presente, anestetizzare il sentire. Il mantra “non è mai abbastanza” ci spinge all’iperattività, al perfezionismo, a decisioni rapide e sradicate. Il rischio è trasformare la visione in un’ossessione, l’innovazione in fuga".

Ne segue il principio riscritto: "pensare in piccolo è una profezia che si autoavvera. Esattamente come pensare in negativo. I leader creano e comunicano una direzione coraggiosa che ispira risultati. Pensano in modo originale e si prodigano per trovare nuove modalità per servire i clienti e far stare bene i loro team, anche nella realizzazione delle sfide più grandi e impegnative. Pensare in grande non significa solo spingersi oltre, ma anche sapere quando fermarsi, guardarsi intorno e riconoscere il valore di ciò che si è già costruito".

Dal 5 giugno in tutte le librerie, "Lettera a Jeff Bezos", edito da Do It Human (344 pagine, 22 euro) è un "libro per chi è stanco di accelerare e non riesce più a sincronizzare il passo. Per chi sceglie di assumersi la responsabilità del proprio sogno e intende trasformarlo in un progetto. Per chi ha creduto in una visione e ora vive un senso di smarrimento, fatica, delusione. Per chi percepisce che qualcosa sta cambiando, dentro e fuori, e sente il bisogno di un nuovo linguaggio per dialogare con il mondo. Per chi desidera restare umano, mentre tutto intorno sembra diventare artificiale", si legge in una nota.

Marisandra Lizzi, autrice del libro
Marisandra Lizzi, autrice del libro Credits: Mirandola Comunicazione

Lizzi: "le relazioni pubbliche diventano relazioni umane, in un mondo che sta perdendo la capacità di ascoltarsi e di ascoltare"

“Questo libro mi ha permesso di processare anni che avevo rimosso, fatti di esperienze incredibili e opportunità, ma anche di sfide e di dubbi, che come in tutte le storie d’amore si sono fatti nel tempo via via più opprimenti. Avete presente quelle piccole crepe che si allargano lentamente fino a mandare i vetri in frantumi? Le percepivo dentro di me, il mio corpo mi stava gridando che c’era qualcosa di irrisolto da elaborare: scrivendo mi sono accorta che quelle crepe erano ben più numerose e profonde di quanto credessi. Per questo ho deciso di attraversare, capitolo dopo capitolo, luci e ombre dei Principi di leadership che come un mantra avevo imparato a memoria, scovando l’origine di quella frattura che si allargava sotto il buono che avevo imparato", spiega Marisandra Lizzi, autrice di Lettera a Jeff Bezos.

Il libro intreccia la storia personale e professionale di Marisandra Lizzi, tappe di vita che ricostruiscono una storia fatta di innovazione nell’unico modo possibile, umanizzandola, per portarla a migliorare la vita delle persone. "Così le relazioni pubbliche diventano relazioni umane, in un mondo che sta perdendo la capacità di ascoltarsi e di ascoltare, tra il chiasso, il profitto e la corsa senza una direzione", prosegue la nota.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia