L'imam di Torino torna libero, Meloni "i giudici annullano le misure per la sicurezza". M5...

Dicembre 15, 2025 - 23:45
 0
L'imam di Torino torna libero, Meloni "i giudici annullano le misure per la sicurezza". M5...

AGI - L’imam di Torino è libero. Mohamed Shahin ha lasciato il cpr di Caltanissetta dopo la decisione della Corte di appello di Torino che ha accolto il ricorso sulla 'scarcerazione' presentato dai suoi legali. 

Una decisione che rimbalza in poche ore dalle aule del tribunale a Palazzo Chigi e in Parlamento alimentando così un (nuovo) scontro politico sulla giustizia.

"Alcuni giudici annullano le misure sulla sicurezza", dice la premier Giorgia Meloni spalleggiata dal centrodestra in rivolta contro "l'invasione di campo di una certa magistratura politicizzata".

Muro delle opposizioni, invece, in difesa dei magistrati torinesi. "Trionfa la giustizia", rivendica il Movimento 5 Stelle nell'attaccare l'esecutivo. Il governo ha preso un "sonoro ceffone",  aggiunge Avs. Carlo Calenda 'canta' fuori dal coro.  "L'Italia è un Paese aperto, ma non può essere un colabrodo: le regole si rispettano e valgono per tutti", afferma il leader di Azione". 

L’imam era recluso nel Centro di permanenza per i rimpatri della città siciliana dallo scorso 24 novembre poiché  destinatario di un provvedimento di espulsione dall’Italia firmato da Piantedosi in seguito ad alcune frasi pronunciate sull’attacco del 7 ottobre e sull’azione di Hamas.

Meloni, "alcuni giudici annullano le iniziative sulla sicurezza" 

Netta la critica di Giorgia Meloni alla sentenza dei giudici.  "Parliamo di una persona che ha definito l’attacco del 7 ottobre un atto di 'resistenza", negandone la violenza. Che, dalle mie parti, significa giustificare, se non istigare, il terrorismo", rileva la premier che poi osserva: "Qualcuno mi può spiegare come facciamo a difendere la sicurezza degli italiani se ogni iniziativa che va in questo senso viene sistematicamente annullata da alcuni giudici?". 

Salvini, certe toghe vogliono sostituire la politica

Alza i toni il vicepremier e segretario della LegaMatteo Salvini che parla "dell'ennesima invasione di campo di certa magistratura ideologizzata e politicizzata, che si vorrebbe sostituire alla politica".

"Uno schiaffo allo Stato", insorge il centrodestra 

Sulla stessa linea le reazioni del centrodestra che insorge contro la decisione dei magistrati torinesi. “Sconcertante, assurdo, incomprensibile”, il refrain dei parlamentari della maggioranza. "Uno schiaffo allo Stato", l'affondo di Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. 

Le frasi sul 7 ottobre e il provvedimento di espulsione 

Mohamed Shahin, 46 anni nato in Egitto ma che vive in Italia da più di 20 anni, il 9 ottobre scorso a una manifestazione Pro-Pal aveva definito gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 come un atto di resistenza dopo anni di occupazione israeliana.

Espulso per "la sicurezza nazionale"

Il ministro dell’Interno ha motivato il decreto di espulsione legandolo a ragioni di “sicurezza nazionale”. Una decisione contro cui si è mobilitata la galassia Pro-Pal.

Nelle scorse settimane sono infatti scesi in piazza (a Torino e in altre città italiane) gli attivisti dei centri sociali chiedendo la liberazione dell’imam. E in occasione dello sciopero del 28 novembre scorso, una costola di manifestanti si è staccata dal corteo principale a Torino per poi devastare la redazione de “La Stampain quel momento vuota per l’adesione dei cronisti alla mobilitazione indetta dalla Fnsi per il rinnovo del contratto dei giornalisti.

I giudici, "il trattenimento non è legittimo" 

Oggi la Corte di appello di Torino, accogliendo il ricorso della difesa ha rilevato che “sono emerse nuove informazioni tali da mettere in discussione la legittimità del trattenimento”.

“Un fatto gravissimo che va contro le decisioni dell’autorità dello Stato e manda un messaggio pericoloso. Siamo di fronte a un personaggio che ha giustificato l’attacco terroristico del 7 ottobre", afferma il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

Sconcerto” viene espresso dai segretari azzurri di Torino Roberto Rosso (provinciale) e Marco Fontana (cittadino): “Non possiamo rischiare di legittimare chi professa la violenza”.

Il braccio di ferro sulla gestione dei migranti 

Una vicenda che riaccende il braccio di ferro sulla gestione dei migranti irregolari che ha segnato negli ultimi mesi lo scontro tra governo e magistratura.

In questo contesto si leggono le parole del presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. “Mentre in Australia l’odio antiebraico fa quindici morti, per la Corte d’Appello di Torino l’Imam Shahin che giustifica l’orrenda strage del 7 ottobre 2023 può andare tranquillamente in giro a diffondere le sue idee. È preoccupante  - afferma il parlamentare FdI - la tendenza di certi magistrati di andare sempre e comunque contro l’azione del Governo a difesa della sicurezza degli Italiani”.

Le opposizioni, "trionfa la giustizia" 

Di segno opposto le reazioni delle opposizioni che tornano ad attaccare il governo sul fronte delle politiche sull’immigrazione rispolverando (anche) le critiche all'esecutivo sul caso Almasri.

"Non passa settimana che il ministro Piantedosi non becchi un sonoro ceffone da qualche tribunale del nostro Paese”, dice il Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana e deputato di Avs. “È quello che accade a chi non tiene conto delle leggi, che ad esempio libera i torturatori e i trafficanti libici e regala altre motovedette (come sta accadendo in questi giorni) alle milizie di quel Paese, e che su ogni vicenda sulle politiche migratorie o sulla tragedia mediorientale costruisce una narrazione falsa e ideologizzata", conclude.

“Oggi, finalmente, la giustizia ha trionfato”, rivendica il Movimento 5 Stelle del Piemonte per poi assicurare di essere pronto “ad accogliere a braccia aperte” l’imam al suo ritorno a Torino.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News