Regno Unito: con il calo della produttività serviranno 92 mila nuovi dipendenti pubblici
Il governo britannico potrebbe dover assumere sino a 92 mila dipendenti pubblici in più entro il 2030, con un costo aggiuntivo di 5,1 miliardi di sterline (circa 6 miliardi di euro), se il calo della produttività registrato negli ultimi anni dovesse proseguire. Lo rivela un’analisi del Centre for Economics and Business Research (Cebr), basata su dati dell’Ufficio per le statistiche nazionali, e ripresa dal quotidiano “The Guardian”.
La produttività nel settore pubblico è diminuita dello 0,3 per cento nel 2024 e dello 0,2 per cento nel 2023, scendendo sotto i livelli pre pandemia di Covid-19. Secondo il Cebr, se questa tendenza dovesse continuare, il ministero delle Finanze dovrà scegliere se aumentare la spesa per mantenere i servizi o accettare un loro peggioramento. Esiste una “terza via”, sottolinea il rapporto: “affrontare direttamente il problema della produttività migliorando le competenze e i processi operativi”.
La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves, è sotto pressione per contenere la spesa pubblica e rispettare le regole fiscali, in un contesto di prospettive economiche in peggioramento e minori entrate fiscali.
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