Roma, fra arte e devozione, tutti i presepi da non perdere

Dicembre 15, 2025 - 23:35
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Roma, fra arte e devozione, tutti i presepi da non perdere

La tradizione del presepe, molto sentita in Italia e in tutti i paesi cattolici, è diventata nel tempo un vero e proprio fenomeno di costume: oggi il presepe è uscito dai salotti ed è diventato installazione di arte contemporanea, sfoggio di creatività e fantasia, senza dimenticare il profondo collegamento spirituale con la nascita di Gesù. In tutte le piazze italiane c’è un presepe e tanti grandi artisti si sono cimentati con la natività in 3D che è tipica del periodo festivo: a Roma, città culla della cristianità nel mondo, inutile dire che la tradizione non solo è ampiamente amata e rispettata, ma diventa l’ennesima attrazione turistica che regala ai visitatori un altro scorcio, un altro tassello dell’anima di questa grande città.

Presepi nella storia

Il primo presepe, nel senso moderno del termine, risale a quello  inscenato da San Francesco d’Assisi durante il giorno di Natale del 1223, nel piccolo paese di Greccio (vicino Rieti): il Santo aveva compiuto un pellegrinaggio in Terra Santa ed era rimasto talmente colpito da Betlemme che, tornato in Italia, decise di riprodurlo nei pressi del bosco vicino al paese, in una grotta. Nel corso del XV secolo il presepe raggiunse tutta Italia e nei decenni successivi conquistò un posto anche nelle case nobiliari: la sua esplosione si ebbe poi nel ‘700, quando raggiunse livello espressivi ricercati e sfarzosi, soprattutto nella città di Napoli, che ancora oggi detiene questo primato.

Presepi a Roma da non perdere

Piazza San Pietro

A Roma il presepe assume il suo valore religioso più profondo: non a caso proprio in piazza San Pietro ogni anno viene allestita una mostra che raccoglie i presepi di tutto il mondo. In questo speciale Natale giubilare, molte delle opere presenti sono ispirate al tema della “Speranza che non delude”: saranno esposti 125 presepi, provenienti da vari Paesi europei, come Francia, San Marino, Croazia, Polonia, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna e del mondo, come Stati Uniti, Costa Rica, Venezuela, Brasile, Mali, Giappone, Filippine, Taiwan, Paraguay. La Mostra resterà aperta dalle ore 16.00 di domenica 8 dicembre 2024, alle ore 19.30 di lunedì 6 gennaio 2025, ad ingresso gratuito.

Il presepe permanente della Basilica di Santa Maria Maggiore

La Basilica di Santa Maria Maggiore custodisce uno dei presepi più antichi e significativi di Roma. Commissionato da Papa Niccolò V alla fine del XIII secolo e attribuito ad Arnolfo di Cambio, questo presepe è composto da statue scolpite in marmo e figure sacre di grande valore storico e artistico. Oltre alla sua importanza artistica, questo presepe ha anche una forte valenza religiosa: si racconta che nella basilica sia custodita la reliquia della mangiatoia in cui la tradizione vuole che Maria abbia deposto Gesù Bambino.

Ammirare questo presepe significa toccare con mano secoli di devozione e storia della Natività, in un luogo che è anch’esso una testimonianza del ruolo di Roma nel Natale cristiano. Non dimentichiamo poi che la Basilica di Santa Maria Maggiore, in questo 2025, è stata al centro del Mondo: è qui che è stato seppellito Papa Francesco, primo ed unico Papa ad aver voluto situare il suo sonno eterno fuori dalle mura del Vaticano.

SS. Cosma e Damiano, un presepe monumentale accanto al Foro Romano

Accanto al Foro Romano, nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano, si trova uno dei presepi più spettacolari della città, a due passi da Piazza di Spagna: particolarmente amato per le sue dimensioni e la ricchezza dei dettagli, è un presepe in stile napoletano, caratterizzato da un’ambientazione realistica e popolare, con figure molto dettagliate e grande ricchezza scenografica.

Si tratta di una vera e propria scena animata, con un elevato numero di figure tra pastori, artigiani, venditori e animali, ciascuno curato in ogni dettaglio e immerso in un contesto quasi teatrale.

È una tappa consigliata non solo per gli appassionati di presepi, ma per chi ama l’arte popolare e la tradizione della Natività così come si è evoluta nel Sud Italia e in particolare nella scuola napoletana.

Piazza di Spagna: il presepe ai piedi della Scalinata di Trinità dei Monti

Ogni anno Roma allestisce un grande presepe pubblico a Piazza di Spagna, ai piedi della celebre scalinata di Trinità dei Monti.

Si tratta del tradizionale presepe artistico Pinelliano, allestito dagli anni ’60 ogni anno sulla scalinata di Piazza di Spagna, con statuine in cartapesta che riproducono scene di vita popolare ottocentesca, tipiche delle opere di Bartolomeo Pinelli, ed è un simbolo del Natale romano.

Questo presepe è diventato un simbolo della stagione natalizia nella capitale e riproduce un angolo di strada romana con personaggi in abiti del XIX secolo, integrando elementi urbani e popolari in un’ambientazione che fonde la tradizione religiosa con la storia della città.

L’installazione è spesso accompagnata da luminarie e decorazioni che la trasformano in uno sfondo suggestivo per le passeggiate serali nel cuore di Roma.

Santa Maria in Via: presepe tradizionale e storico

Sempre nel centro città, poco lontano da Piazza di Spagna, la chiesa di Santa Maria in Via ospita ogni anno un presepe molto apprezzato per il suo stile classico e l’atmosfera contemplativa.

Questo presepe ha una lunga tradizione ed è allestito con scene che si alternano secondo il calendario liturgico del Natale: dalla prima ricerca di alloggio ai Re Magi, fino alla scena dell’Epifania. È un presepe rigorosamente “romano” nelle forme e nel linguaggio, che da molto spazio all’ambientazione cittadina e di campagna, e la sua particolarità è anche l’alternanza temporale delle tre scene: la ricerca dell’alloggio dall’8 al 24 dicembre, la Natività dal 25 dicembre al 5 gennaio, l’Epifania dal 6 gennaio al 2 febbraio.

Museo Tipologico Internazionale del Presepio “Angelo Stefanucci”

Per gli appassionati d’arte e di storia del presepe, una visita obbligata è il Museo Tipologico Internazionale del Presepio “Angelo Stefanucci”, situato nei sotterranei della Chiesa dei Santi Quirico e Giuditta nel Rione Monti.

L’installazione occupa circa trecento mq, suddivisi in tre navate e qui si possono ammirare decine di presepi provenienti da tutto il mondo, realizzati con materiali e tecniche diverse: sono esposti presepi, rappresentativi delle migliori firme del settore, in cartapesta leccese, terracotta siciliana, legno, ceramica, vetro, madreperla, pietra, carbone, panno, marzapane, uova, foglie di mais ecc., oltre ad alcune statue napoletane dei secoli XVIII e XIX. Tra i pezzi più antichi, un presepio costruito con piccole conchiglie (Sicilia – Sec. XVII), un S. Bambino in avorio (Sec. XVII), una serie di statue di scuola bolognese (Sec. XVIII).

Il museo non è soltanto un’esposizione di scene della Natività, ma un vero e proprio viaggio attraverso le tante culture che interpretano il presepe secondo le proprie tradizioni e simbologie.

Il presepe dei netturbini: un’installazione originale e urbana

Uno dei presepi più curiosi e antichi da scoprire a Roma è quello realizzato dai netturbini, custodito in Via dei Cavalleggeri.

Questa installazione, curata storicamente da AMA (la società di raccolta rifiuti di Roma), si distingue per l’uso creativo di oltre 2.000 pietre portate da pellegrini di tutto il mondo (inclusa una pietra lunare e un frammento di meteorite proveniente da Marte). Si tratta di una fedele riproduzione in miniatura della Palestina di 2.000 anni fa: visitarlo è come fare un viaggio alla scoperta di un mondo lontano, ci sono 100 casette tutte illuminate costruite in pietra di tufo e lastre di selce (i tipici sanpietrini), 54 strade, 3 fiumi lunghi complessivamente 9,50 metri, 7 ponti e 4 acquedotti realizzati con marmo del colonnato di San Pietro dismesso durante un restauro.

È un esempio di come la tradizione del presepe possa contaminarsi con il contesto urbano e sociale, raccontando la Natività attraverso materiali simbolici e una concezione meno canonica dell’arte presepiale.

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Redazione Redazione Eventi e News