Trump ha schierato la guardia nazionale a Washington

Donald Trump ha preso il controllo della polizia di Washington e ha inviato ottocento soldati della Guardia nazionale nella capitale degli Stati Uniti. Il presidente americano ha usato l’Home Rule Act, che gli permette di farlo per un mese in caso di emergenza, dichiarando che la città «è stata presa da bande violente e criminali assetati di sangue». La gestione della polizia passa alla procuratrice generale Pam Bondi.
I dati ufficiali mostrano, però, una tendenza opposta. Dopo un forte rialzo nel 2023, i reati violenti sono calati del trentacinque per cento nel 2024 e di un altro ventisei per cento nei primi sette mesi del 2025, toccando il livello più basso degli ultimi trent’anni. La sindaca Muriel Bowser ha detto che collaborerà per evitare problemi operativi, ma ha contestato la descrizione di una città fuori controllo. Il procuratore generale della capitale, Brian Schwalb, ha affermato: «Non esiste alcuna emergenza criminale nel Distretto di Columbia» e ha definito l’azione «illegale».
Trump aveva già fatto qualcosa di simile a giugno a Los Angeles, inviando quattromila soldati della Guardia nazionale e settecento Marines senza il consenso del governatore Gavin Newsom. L’episodio è al centro di un processo in California, dove lo Stato accusa il presidente di aver usato i militari in operazioni di polizia, cosa vietata dalla legge. In aula, il generale Scott Sherman ha detto che i rapporti di intelligence indicavano un «rischio minimo» per le proprietà federali, ma che le truppe sono state dispiegate comunque.
Il presidente degli Stati Uniti ha minacciato di fare lo stesso a Chicago e in altre città guidate da amministrazioni democratiche. Intanto, la capitale ha subito un taglio del quarantaquattro per cento ai fondi federali per la sicurezza, pari a venti milioni di dollari in meno rispetto all’anno scorso.
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