Uomo paraplegico torna a camminare con la stimolazione elettrica epidurale

Un team multidisciplinare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e dell’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR), insieme ai bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha documentato un incredibile recupero della deambulazione in un paziente paraplegico grazie alla stimolazione elettrica epidurale. Lo studio, pubblicato su Med di Cell Press, rappresenta un passo avanti significativo nel trattamento delle lesioni midollari gravi.
Il paziente
Il caso clinico riguarda un uomo di 33 anni con una lesione midollare traumatica a livello T11-T12, estesa al cono midollare, che ha causato un grave deficit motorio con paralisi degli arti inferiori. Nonostante due cicli intensivi di riabilitazione eseguiti dopo l’incidente, il paziente non era più in grado di camminare né di stare in piedi.
Il trial clinico Neuro SCS-001che valuta gli effetti della stimolazione elettrica epidurale
Per offrire una nuova possibilità, il paziente è stato incluso nel trial clinico Neuro-SCS-001, che valuta gli effetti della stimolazione elettrica epidurale combinata con un programma di riabilitazione personalizzato. Il professor Pietro Mortini ha spiegato che «il sistema di stimolazione midollare con 32 elettrodi, posizionato tra T11 e L1, ha consentito di riaccendere alcuni circuiti nervosi residui, in particolare quelli che controllano i muscoli del tronco e i flessori dell’anca, essenziali per il recupero della postura e della camminata». Dopo l’impianto chirurgico di un neurostimolatore midollare nello spazio epidurale e l’applicazione di protocolli specifici di stimolazione e riabilitazione, il paziente ha mostrato miglioramenti significativi nella forza muscolare, nella deambulazione e nel controllo motorio.
Un protocollo innovativo con riabilitazione personalizzata
Il percorso di ricerca è iniziato nel 2023 con il primo intervento di impianto di un neurostimolatore midollare, eseguito dal team di neurochirurghi dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, guidato dal professor Pietro Mortini. «I risultati di questo studio offrono nuove speranze ai pazienti con lesioni midollari gravi che hanno vissuto un lungo periodo di immobilità, offrendo la possibilità di recuperi impensabili fino a poco tempo fa grazie all’integrazione della neuromodulazione avanzata e della riabilitazione personalizzata». Il dottor Luigi Albano, neurochirurgo e ricercatore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e primo autore dello studio, ha aggiunto che «la stimolazione elettrica epidurale (EES), coadiuvata dalla riabilitazione, ha permesso al paziente di raggiungere la stazione eretta e di deambulare per brevi distanze. Oltre al recupero motorio, la stimolazione ha determinato un miglioramento clinicamente rilevante del dolore neuropatico e della qualità della vita complessiva del paziente».
Le lesioni del cono midollare
Le lesioni del cono midollare rappresentano una delle sfide più difficili da trattare, poiché compromettono sia le funzioni motorie e sensitive degli arti inferiori, sia il controllo autonomico di funzioni vitali come minzione, defecazione e sessualità. I traumi del cono midollare possono essere causati da incidenti stradali, cadute o eventi violenti, e rappresentano oltre il 50% delle lesioni spinali.
Riabilitazione innovativa
Grazie al programma di riabilitazione innovativa, seguito dai fisioterapisti dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, i miglioramenti sono stati sorprendenti. In soli tre mesi, il paziente ha manifestato un incremento significativo dell’escursione articolare dell’anca, con un conseguente potenziamento della mobilità degli arti inferiori. Ha inoltre migliorato il controllo posturale del tronco in posizione seduta, permettendo lo spostamento del baricentro senza perdita di equilibrio.
Alla dimissione, il paziente era già in grado di percorrere 58 metri in sei minuti e completare il test dei 10 metri in poco più di 40 secondi. Sei mesi dopo l’intervento, ha camminato autonomamente per un chilometro con il solo ausilio del deambulatore e tutori.
Il dottor Sandro Iannaccone, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha commentato che il successo di questo percorso dimostra quanto sia fondamentale il lavoro di squadra tra fisioterapisti, fisiatri, neurologi, neurochirurghi e ingegneri. «Solo grazie a una stretta collaborazione e a un approccio multidisciplinare, che integra tecniche avanzate di neuromodulazione con la riabilitazione tecnologica e personalizzata, è stato possibile raggiungere risultati così significativi nel recupero motorio del paziente».
Speranza per altri pazienti paraplegici
Le persone con lesioni del midollo spinale interessate a valutare un percorso di diagnosi e trattamento con stimolazione elettrica epidurale possono rivolgersi all’IRCCS Ospedale San Raffaele. Il team multidisciplinare composto da neurochirurghi, neurologi e fisioterapisti valuta ogni caso in modo personalizzato, anche nell’ambito di studi clinici in corso. Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo e-mail: iocammino@hsr.it
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