Varlaam, il monastero che sfida la gravità

Il monastero di Varlaam è un luogo incredibile da visitare: sospeso su una rupe, appoggiato quasi a sfidare la gravità, deve la sua fortuna all’omonimo monaco che ha deciso di realizzarlo a metà del Trecento sfruttando le torri di roccia per dar vita ad un rifugio di meditazione e preghiera. Senza funivie, gradini o passerelle, raggiungerlo era piuttosto impegnativo ma grazie a fede, fatica e tenacia ci sono riusciti.
Il monastero non ebbe però una storia molto lunga: l’eremo si svuotò alla morte del fondatore lasciando il luogo in disuso e una chiesa nell’oblio fino a due secoli dopo quando i fratelli Apsarades si occuparono nuovamente di questa fortezza spiritual. È proprio grazie a Theophanes e Nectarios che oggi è possibile visitare il monastero di Varlaam che al suo interno racconta secoli di fede e arte bizantina.
Scoprire il monastero di Varlaam
Sembra quasi un castello sospeso, ma è un luogo di fede: il monastero di Varlaam inizia a far battere il cuore da lontano, vedendolo durante il percorso per raggiungerlo. Alla bellezza estetica, indiscutibile, si aggiunge il mosaico di storia e dettagli curiosi.
Da visitare sicuramente la cappella dedicata ai santi e decorata con affreschi attribuiti a Franco Catalano, artista cinquecentesco.
E poi ci sono le piccole meraviglie da scoprire: un mastodontico barile di quercia del XVI secolo, capace di custodire acqua per mesi, come se fosse una cisterna in versione “rustica-chic”. Oppure la vecchia torre con il sistema a carrucola: i monaci vi si lasciavano calare dentro una rete che serviva per sollevare uomini e provviste. Un’idea geniale, se non fosse che a ogni oscillazione la rete ricordava più una giostra medievale che un mezzo di trasporto.

Per raggiungerlo bisogna percorrere gradini scolpiti nella roccia e un ponte che collega la rupe all’ingresso facendo pensare che ogni passo diventi un tributo per guadagnarsi lo spettacolo finale. E una volta all’interno? Il tempo sembra rallentare: i corridoi hanno il profumo della pietra antica e le stanze raccontano una vita di silenzio e contemplazione. La vera meraviglia è però quella offerta dalle terrazze che regalano una vista sui pinnacoli di Meteora.
La visita al monastero di Varlaam lascia il segno con un silenzio incredibile e il contrasto tra la durezza della roccia e la leggerezza dello spirito.
Dove si trova il monastero di Varlaam e come arrivarci
Siamo nella zona della Grecia centrale tra i monasteri ortodossi di Meteora: qui sorge quello di Varlaam tra le città di Kalambaka e il villaggio di Kastraki.
Arrivare richiede un po’ di fatica e impegno: da Atene servono circa 5 ore di auto e una volta raggiunta Kalambaka serviranno altri due chilometri da percorrere su una strada stretta e con pochissimi parcheggi. Ecco perché una buona idea è affidarsi ai tour organizzati.
Chi sale al monastero dovrà percorrere una faticosa scalinata di 140 gradini. Tutto sommato nemmeno così esagerato, considerando che nelle vicinanze alcuni richiedono oltre 300 gradini. Un’occasione suggestiva da non perdere sul territorio che dà modo di scoprire a fondo un luogo che custodisce segreti.
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