Von der Leyen prova a sostenere la ricerca con la semplificazione normativa

Maggio 6, 2025 - 00:30
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Von der Leyen prova a sostenere la ricerca con la semplificazione normativa

Bruxelles – Obiettivo: attirare i ricercatori in Europa e far ripartire la ricerca dell’Ue. Per rendere tutto questo possibile l’idea è procedere con una semplificazione delle regole anche nel settore della ricerca, dopo quella annunciata in via di principio generale con la bussola per la competitività. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ora intende estendere questo obiettivo politico anche all’ambito chiave per molti settori. “Presenteremo il primo European Innovation Act e una strategia per startup e scaleup per rimuovere le barriere normative e di altro tipo e facilitare l’accesso al capitale di rischio per startup e scaleup europee innovative”, annuncia alla conferenza ‘Scegliere l’Europa per la scienza’ organizzata all’università la Sorbona di Parigi su iniziativa del governo francese.

Vogliamo che scienziati, ricercatori, accademici e lavoratori altamente qualificati scelgano l’Europa”, ha spiegato von der Leyen non entrando in dettagli, come tende a fare quando annuncia iniziative legislative. Ma promette cambi di paradigma. “Sappiamo che il percorso dalla ricerca fondamentale al business e al mercato non è abbastanza semplice o rapido qui in Europa“, riconosce. Vuol dire troppi costi, troppo tempo sprecato in procedure burocratiche. “Siamo pronti ad affrontare la situazione a testa alta”. Da qui la sua promessa per “accelerare il percorso, dalla scienza rivoluzionaria all’innovazione trasformativa e alle opportunità di business”.

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La semplificazione normativa è probabilmente l’unico vero ambito in cui l’esecutivo comunitario può incidere per davvero. Perché sulle risorse si può poco. Von der Leyen annuncia un pacchetto da 500 milioni tutto nuovo per la ricerca, solo per il triennio 2025-2027, senza entrare nel dettaglio. C’è il dubbio e la probabilità che non si tratti di soldi freschi, ma di risorse reperite da un bilancio comune che corre proprio fino al 2027. Ipotesi avvalorata dal successivo annuncio che è una precisazione: “Presenteremo proposte ambiziose sul finanziamento della ricerca e dell’innovazione nel prossimo bilancio a lungo termine“, il Mff 2028-2034 la cui prima bozza è prevista per settembre.

La chiamata a raccolta per maggiori impegni nazionali, che pure la presidente della Commissione Ue fa, è tutta da dimostrare. Alla platea del la Sorbona von der Leyen confida che “nel medio e lungo termine insieme ai nostri Stati membri vogliamo raggiungere l’obiettivo del 3 per cento del PIL per gli investimenti in ricerca e sviluppo entro il 2030″, ma per molti Stati membri la possibilità di spesa è limitata se non addirittura nulla, e i governi si stanno indebitando per sostenere l’industria della difesa.

Von der Leyen però ci vuole provare. “Vogliamo rafforzare la libera circolazione di conoscenze e dati in tutta Europa, proprio come facciamo per beni, talenti e capitali nel nostro Mercato unico”, scandisce. Ricerca e innovazione sono elementi imprescindibili. “Senza scienza semplicemente non possiamo affrontare le sfide globali odierne, dalla salute alle nuove tecnologie, dal clima agli oceani”. La semplificazione diventa la parola d’ordine anche in questo caso.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia