Addio ad Antoniazzi, sindacalista e intellettuale

Si terranno venerdì 18 luglio, alle 11, nella Basilica di Sant’Ambrogio, i funerali di Sandro Antoniazzi, figura storica del mondo del lavoro e del sindacato, morto a Milano a 85 anni.

Antoniazzi fu segretario generale della Cisl milanese dal 1979 al 1988 e successivamente della Cisl Lombardia. Commissario al Pio Albergo Trivulzio dopo le vicende che diedero origine a Tangentopoli, tra l’altro Antoniazzi fu alla guida della Fondazione San Carlo e membro dei Consigli di amministrazione di diversi istituti ed enti di beneficenza. Nel 2001 Antoniazzi si candidò per il centrosinistra come sindaco di Milano, sconfitto dall’esponente del centrodestra Gabriele Albertini.

«Sandro ha dedicato la sua vita all’impegno sindacale, sociale e civile – lo ricorda Giovanni Abimelech, segretario generale della Cisl di Milano -. Un uomo che ha fatto la storia non solo della Cisl, ma del sindacato a Milano e in Lombardia. È stato un intellettuale lucido e appassionato, capace di leggere la realtà e di offrire idee e soluzioni innovative, come dimostra anche la sua notevole produzione editoriale. Nonostante l’età avanzata, guardava sempre avanti con grande curiosità e lungimiranza. È stato e rimarrà un punto di riferimento per tutti noi».

Commosso anche il ricordo delle Acli milanesi: «Amico e compagno di molte battaglie per la difesa e la promozione degli interessi dei lavoratori e delle classi sociali più deboli». Rievocano i suoi diversi incarichi, dalla Fim milanese alla Cisl, dal Trivulzio alla Fondazione San Carlo «per diretta chiamata del cardinale Martini», sottolineando «la sua straordinaria capacità di lavoro unita a una finezza intellettuale non comune» e il suo «fecondo rapporto dialettico, consolidato dall’amicizia fraterna» con dirigenti aclisti come Lorenzo Cantù, Palma Plini e Giovanni Bianchi.