Metro C, innaugurate a Roma le fermate Colosseo e Porta Metronia. Salvini sfida Gualtieri: “Perché la metro sì e il Ponte no? Stesso diritto per Roma e Sicilia”
Dopo tredici anni di cantieri e rinvii, Roma ha due nuove archeostazioni della Metro C. Le fermate Colosseo e Porta Metronia, nella giornata di martedì 16 dicembre, hanno aperto al pubblico inaugurando un tratto sotterraneo nel cuore della città dove mobilità moderna e archeologia si sono intrecciate in uno dei passaggi infrastrutturali più delicati degli ultimi decenni.
La mattinata si è aperta con un lungo sopralluogo che ha coinvolto oltre 200 giornalisti accreditati, impegnati per più di tre ore all’interno delle nuove stazioni. Il nuovo tratto che collega San Giovanni a via dei Fori Imperiali, costato 660 milioni di euro, porta la linea C a un totale di 24 stazioni attive, con una linea che attraversa la Roma sotterranea per 21.5 km.
Bisognerà invece attendere per il museo di Porta Metronia. Per visitare il sito che conserva resti di un vasto complesso militare romano del II secolo d.C., tra cui la Domus del Comandante e la casa del centurione, si dovrà aspettare fino a febbraio, quando saranno completati gli allestimenti. Le due stazioni sono tra gli interventi più complessi della rete metropolitana romana. Colosseo si sviluppa su quattro livelli fino a 32 metri di profondità e permette l’interscambio con la linea B, mentre Porta Metronia si articola su cinque livelli fino a 30 metri sotto il piano stradale. L’intero progetto ha richiesto circa 625 mila metri cubi di scavi realizzati con la tecnica “top-down”.
All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco Roberto Gualtieri, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, l’assessore capitolino Eugenio Patanè e l’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini. Gualtieri ha sottolineato come le nuove stazioni rappresentassero “vere e proprie attrazioni turistiche e culturali” e quanto l’apertura segnasse “un salto di qualità al nostro servizio metropolitano”. Giuli le ha definite “un frammento straordinario della storia della Capitale”, ricordando che infrastrutture e archeologia potevano convivere. Per il futuro della linea, oltre all’estensione verso piazza Venezia prevista entro il 2033, il completamento della tratta T1 fino a Farnesina è atteso entro il 2036.
Salvini: “Perché la metro sì e il Ponte no?”
“La nuova tratta della linea C di Roma è un’opera incredibile”. Le due nuove fermate “gireranno il mondo sui social e chiunque verrà a vederle. Chi oggi celebra questa apertura, non è chi ha fatto partire questo intervento. Siamo qui, tutti immeritatamente direi, a inaugurare un’opera ambiziosa, costosa e che però serve. La politica lo ha riconosciuto e si è unita. E lo chiedo a Gualtieri: Non capisco perché in altri luoghi, invece, la politica si divide e non si unisce, per tutte le opere in Italia”. A dirlo all’inaugurazione è stato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. “Non esiste una galleria o una metro sovranista e una multiculturale”, ha aggiunto.
“Lo stesso diritto non lo hanno i siciliani? – ha aggiunto in riferimento al Ponte di Messina -. So che anche qui c’è qualche parte del sistema Paese che complica le cose. Spero che nel 2026 lo spirito che ha permesso di realizzare queste stazioni animi la politica”, ha concluso.
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