“Il rumore del Mare” racconta l’importanza dell’amore di fronte all’Alzheimer a Varese

Dicembre 17, 2025 - 13:06
 0
“Il rumore del Mare” racconta l’importanza dell’amore di fronte all’Alzheimer a Varese
Generico 15 Dec 2025

Una nipote, suo nonno, il mare e un amore che resiste anche di fronte alla malattia. È la storia che ha emozionato il pubblico del Miv di Varese martedì 16 dicembre in occasione della prima proiezione di Il rumore del mare: il nuovo cortometraggio girato dal regista varesino Alessandro Piga.

La pellicola approccia l’argomento dell’Alzheimer con discrezione, raccontando il punto di vista delle persone che vivono accanto a coloro che sono affetti dalla malattia. «Un tema molto delicato – ha commentato il regista – di cui si parla ancora troppo poco».

L’idea alla base di Il rumore del mare è nata da Piga, ma la realizzazione del documentario è stata un banco di prova impegnativo per tutta la troupe: un’esperienza capace di toccare corde profonde. È stato così in particolare per Beatrice Pivetta, attrice protagonista che interpreta la nipote Emma. «Questo cortometraggio – ha spiegato Pivetta – mi ha permesso di portare in scena una parte di quello che ho vissuto con mio nonno. Il film tratta una tematica importante, che spero di essere riuscita a trasmettere con cura e delicatezza. Il tempo è importante, e proprio il tempo è ciò di più prezioso che possiamo donare agli altri».

Tanta emozione anche per Luciano Lunghi, attore al suo esordio nel ruolo da protagonista, che ha indossato i panni del nonno. «Un’esperienza unica – ha commentato Lunghi – a partire dai luoghi bellissimi dove abbiamo girato alla troupe, che ha fatto sentire tutti a proprio agio. E poi c’è la macchina da presa, questo “occhio magico” che ti guarda dentro e rivela cose che nemmeno sapevi di avere».

Generico 15 Dec 2025
La troupe di Il rumore del mare

Alla prima di Il rumore del mare ha partecipato anche Maria Luisa Delovici, presidente dell’associazione Varese Alzheimer, che ha sottolineato il valore dell’arte e dell’affettività nel ridurre i sintomi della malattia. «Non esiste – ha spiegato Delovici – una cura per il deterioramento della memoria provocato dall’Alzheimer. La memoria emotiva, quella che sviluppiamo già dalla nascita e conserviamo per tutta la vita, riesce però a resistere anche alla malattia. Arte, musica e tutto ciò che stimola questo tipo di memoria è molto utile per conservare le capacità mnemoniche residue».

L'articolo Albizzate apre le porte della sala comunale per chi non vuole passare il Natale da solo sembra essere il primo su VareseNews.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News