Che noia il bagno total white o total black: per gli architetti è questa la scelta per renderlo più elegante di tutti

I sanitari colorati stanno vivendo un vero e proprio rinascimento nel design degli interni, soprattutto per quanto riguarda il bagno
Il bagno, da sempre considerato uno spazio funzionale ma oggi sempre più protagonista di scelte estetiche audaci e personalizzate. Dopo la grande popolarità negli anni Settanta, questa tendenza è tornata a conquistare architetti, designer e appassionati di arredamento, proponendo lavabi, WC e bidet in tonalità originali che spezzano la tradizionale monotonia del bianco.
Tuttavia, per un risultato soddisfacente è fondamentale conoscere i pro e i contro dei sanitari colorati prima di procedere con l’acquisto.
Vantaggi estetici e funzionali dei sanitari colorati
L’inserimento di sanitari colorati in un bagno rappresenta una scelta precisa e consapevole, volta a creare ambienti unici e al passo con le ultime tendenze dell’interior design. La versatilità cromatica è uno degli aspetti più apprezzati: si passa da nuance naturali e sobrie come beige, tortora o grigio cemento, fino a tinte più decise come bordeaux, verde bosco o nero opaco. Questa varietà permette di valorizzare spazi di diverse dimensioni, ad esempio conferendo profondità a bagni piccoli con tonalità scure o caratterizzando bagni secondari con colori distintivi.
Un ulteriore vantaggio è la capacità di spezzare l’omogeneità imposta dal bianco, offrendo la possibilità di giocare con materiali naturali, texture e fonti luminose per ottenere un ambiente più caldo e accogliente. I sanitari colorati, quindi, non sono solo elementi funzionali, ma veri e propri protagonisti del design, capaci di trasformare il bagno in uno spazio espressivo e originale.
Nonostante i molteplici punti di forza, la scelta di sanitari colorati presenta alcune criticità da non sottovalutare. Il primo limite è rappresentato dalla volatilità delle mode: colori oggi molto richiesti, come il verde salvia o il rosa cipria, potrebbero apparire datati in pochi anni, con il rischio di vincolare un ambiente che dovrebbe durare nel tempo. Rifare un bagno, infatti, comporta costi elevati, e la sostituzione frequente degli elementi sanitari può risultare onerosa.
Dal punto di vista pratico, i sanitari colorati possono risultare più difficili da abbinare a pavimenti e rivestimenti già esistenti, inoltre la loro reperibilità è spesso limitata rispetto ai modelli bianchi standard, specialmente nei negozi fisici. La loro produzione, più artigianale e meno diffusa in serie, incide anche sul prezzo, che tende ad essere superiore rispetto ai sanitari tradizionali. Infine, la difficoltà di reperire pezzi identici in caso di rottura o deterioramento, soprattutto se appartenenti a collezioni limitate o marchi non più in produzione, rappresenta un ulteriore elemento da considerare.
La decisione di inserire sanitari colorati nel proprio bagno deve necessariamente tenere conto dello stile d’arredo complessivo e dell’uso previsto dello spazio. Per un bagno dal design minimal e contemporaneo si consiglia di prediligere tinte neutre come grigio antracite, beige o bianco opaco, che garantiscono un’armonia visiva e si abbinano facilmente a materiali come il legno chiaro, la pietra o la resina. Le forme dovrebbero essere essenziali, senza eccessivi ornamenti.
Per ambienti in stile industriale, invece, i sanitari neri, grafite o color cemento opaco si integrano perfettamente con dettagli metallici, mattoni a vista e finiture ruvide, creando un effetto materico di grande impatto. È bene evitare colori lucidi o tonalità calde che contrastino con l’atmosfera grezza tipica dello stile.
L'articolo Che noia il bagno total white o total black: per gli architetti è questa la scelta per renderlo più elegante di tutti proviene da Blitz quotidiano.
Qual è la tua reazione?






