DOOM: The Dark Ages è SPETTACOLARE su PC
DOOM: The Dark Ages è finalmente arrivato e, a oltre 32 anni dalla nascita del franchise, id Software dimostra ancora una volta di saper reinventare la propria formula senza mai snaturarla. Il nuovo capitolo catapulta i giocatori e le giocatrici in un’ambientazione radicalmente diversa da quella degli ultimi episodi: un mondo brutale e gotico, che fonde elementi medievali con un’estetica techno-fantascientifica degna dei migliori incubi cyberpunk.
Il nostro amato DOOM Slayer – figura ormai mitologica del videogioco moderno – torna con una sete di sangue demoniaco che non accenna a diminuire, armato fino ai denti e più letale che mai. Cambiano i castelli, le catacombe e gli eserciti infernali, ma il cuore pulsante del gioco resta immutato: distruggere ogni mostro a schermo nel modo più veloce, violento e spettacolare possibile. La campagna single player è sorprendentemente longeva, con ben 22 mappe diverse da esplorare, ognuna ricca di segreti, arene mortali e momenti dal ritmo serrato che non lasciano un attimo di respiro.
A differenza dei titoli passati, The Dark Ages osa anche sul fronte narrativo, integrando una storia più corposa e coerente all’interno della struttura di gioco, senza però mai rallentare l’azione. Chiaramente non stiamo parlando di una scrittura da The Last of Us, ma la trama fa da collante perfetto tra una carneficina e l’altra, accompagnando con gusto il nostro cammino di distruzione.



Dal punto di vista tecnico, il gioco segna l’esordio del nuovo motore id Tech 8, evoluzione dell’ottimo id Tech 7, che garantisce prestazioni ancora più solide, una gestione della fisica più precisa e una resa grafica da urlo. Tutto è più fluido, reattivo e brutale, con un sistema particellare che trasforma ogni scontro in una danza di sangue, metallo e fuoco.
Inoltre, come da tradizione id Software, DOOM: The Dark Ages abbandona completamente le librerie DirectX per adottare Vulkan in modo esclusivo, confermandosi uno dei pochissimi giochi tripla A a sfruttare pienamente questa API, scelta che premia soprattutto chi ha un hardware ben bilanciato. Visivamente, DOOM non è mai stato così impressionante: tra paesaggi decadenti, nemici ridisegnati con cura maniacale e un’illuminazione dinamica che valorizza ogni dettaglio, ci troviamo davanti a uno spettacolo visivo degno dei migliori benchmark.
E ora, è il momento di capire come si comporta davvero DOOM: The Dark Ages su PC.
Una delle sorprese più gradite di DOOM: The Dark Ages su PC è la qualità eccezionale dell’ottimizzazione tecnica, un campo in cui id Software ha sempre eccelso e che qui raggiunge nuovi picchi. L’intero gioco scorre con una fluidità quasi chirurgica: anche nei momenti più concitati, mentre ci si teletrasporta da una parte all’altra delle mappe gigantesche o si attraversano interi corridoi colmi di demoni e proiettili, non si registra il minimo stutter legato agli shader.



Questo è un traguardo tutt’altro che scontato, specialmente per un titolo che punta così in alto dal punto di vista grafico. Il merito va a un sistema di gestione degli shader davvero intelligente: il gioco li compila già durante il caricamento iniziale della mappa, senza dover visualizzare uno schermo dedicato o prolungare inutilmente l’attesa per l’ingresso in partita. Bastano pochi secondi e il tutto è pronto per l’azione, segno di un’attenzione quasi maniacale ai tempi di caricamento e alla qualità dell’esperienza utente.
DOOM: The Dark Ages richiede una GPU compatibile con il ray tracing, ma fortunatamente ormai la maggior parte delle configurazioni moderne può soddisfare questo requisito. In ogni caso, il motore id Tech 8 si dimostra nuovamente all’altezza delle aspettative: l’implementazione del ray tracing è misurata, non invasiva, e pensata per non impattare eccessivamente le performance, evitando cali di framerate anche sulle schede AMD RDNA 3, notoriamente meno performanti con il ray tracing rispetto alle controparti NVIDIA. Per chi cerca il massimo della resa visiva, DOOM introduce anche il supporto al path tracing, ma sarà disponibile in una patch futura, insieme alla funzionalità NVIDIA Ray Reconstruction, per chi desidera spremere fino all’ultimo pixel le potenzialità della propria GPU.



Per quanto riguarda gli upscaler, id Software ha incluso tutto ciò che il mercato attuale può offrire: NVIDIA DLSS, AMD FSR, Intel XeSS, e anche AMD FSR Frame Generation e DLSS Frame Generation, inclusi i nuovi profili di moltiplicazione x3 e x4 introdotti con le GPU Blackwell di NVIDIA. Un ventaglio di opzioni impressionante, che consente a ogni configurazione di trovare il proprio equilibrio tra qualità grafica e performance. L’unico rammarico? Al momento non è possibile combinare l’upscaling DLSS con la Frame Generation di FSR, una funzionalità che sarebbe stata molto utile soprattutto per chi possiede una GeForce dalla serie 30, priva del supporto per la Frame Generation di NVIDIA. Resta comunque il fatto che, anche così, DOOM: The Dark Ages dimostra una solidità tecnica che lo pone tra i porting meglio ottimizzati degli ultimi anni.
Chiudiamo con una panoramica sulle richieste hardware: DOOM: The Dark Ages non è certo un gioco leggero, ma è sorprendentemente più accessibile di molti recenti titoli basati su Unreal Engine 5. Per raggiungere i 60 FPS a 1080p con impostazioni al massimo e senza usare l’upscaling, servirà una RTX 4060 Ti o per andare in casa AMD, una RX 6800 o una RX 7700 XT — insomma, una GPU moderna di fascia medio-alta.
Naturalmente, l’upscaling fa miracoli: con DLSS o FSR attivi, le schede adatte al 1440p riescono a mantenere ottime prestazioni anche a 4K, rendendo l’esperienza fluida e visivamente appagante anche su hardware meno recente.
Infatti, in molte ambientazioni, gli sviluppatori hanno optato per un uso selettivo del ray tracing: ad esempio, le riflessioni vengono gestite in parte tramite screen-space reflection e solo nei punti chiave — come grandi superfici lucide o zone narrative — viene utilizzato il ray tracing completo. Il risultato è un compromesso intelligente tra impatto visivo e fluidità di gioco, che rende DOOM: The Dark Ages uno dei titoli tecnicamente più raffinati degli ultimi anni, perfetto per chi vuole spremere al massimo il proprio PC senza sacrificarne la giocabilità.
State già giocando a DOOM: The Dark Ages? Fatecelo sapere qui sotto con un commento o nel nostro gruppo Facebook ufficiale, a portata di click! Non dimenticate poi di curiosare tra gli sconti e i vantaggi offerti dal nuovissimo GS Pro Club, a questo link, che offre anche la possibilità di ottenere l’accesso anticipato alle console e collectors più esclusive.
The post DOOM: The Dark Ages è SPETTACOLARE su PC appeared first on GameSoul.it.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0





